Ieri è scoppiata la polemica quando Repubblica e Messaggero hanno pubblicato delle foto che ritraggono la sindaca Raggi mentre fa la spesa accompagnata dalla scorta. Nell’articolo del giornale di Caltagirone si può leggere che “nei giorni più difficili del suo breve mandato, il sindaco Virginia Raggi diventa allergica ai fotografi soprattutto quando va a fare la spesa con l’auto di servizio […] Tutela eccessiva della privacy o cambio di strategia sulla «trasparenza»?L’andare in giro senza protezione è sempre stato il vanto del M5s”.
Ma il perché del servizio di tutela imposto dalla Questura di Roma è stato spiegato successivamente e quello che poteva essere un nuovo scoop, un altro caso Raggi, già investita dai problemi della giunta, è rientrato immediatamente, soprattutto se si pensa al fatto che diverse personalità sono scese in campo in sua difesa e tra queste c’è anche Matteo Orfini.
A quanto pare la sindaca – come fatto sapere dal suo portavoce – è stata costretta a denunciare dei pedinamenti e per questo viene sempre accompagnata da un agente della Polizia locale e uno della Polizia di Stato.
Ecco il messaggio del presidente del PD:
“Virginia Raggi è andata a fare la spesa con la scorta. Qualcuno la sta attaccando per questo. E allora forse è il caso di chiarire una volta per tutti questa storia. Nessuno decide di avere la scorta, ti viene assegnata perché evidentemente c’è un rischio per la tua persona. Da quel momento non sei tu a decidere quando averla. Anzi, la devi avere sempre a fianco. Quando vai a lavoro, negli eventi pubblici, quando vai al cinema, quando vai a fare la spesa. Anche se porti tuo figlio al parco.
E vi assicuro che – nonostante la professionalità e la discrezione di chi fa quel mestiere – non è affatto divertente né per chi la ha né per la sua famiglia. È una privazione di libertà enorme. Enorme. Ma in alcuni casi purtroppo inevitabile.
Per fortuna il sindaco di Roma ha la scorta, guida la capitale d’Italia e solo per questo è un soggetto a rischio. Ed è giusto che venga protetta. Attaccarla per questo è da imbecilli.
Spero che finalmente se ne rendano conto anche i compagni di partito della Raggi, a cominciare da quel Di Battista che su questo tema ha ossessivamente e indegnamente speculato. E pure quegli organi di informazione che per qualche click in più strizzano l’occhio agli umori peggiori del paese: che il sindaco di Roma abbia una scorta e che quella scorta segua i protocolli di sicurezza previsti semplicemente non è una notizia. E non dovrebbe diventarlo”.