Filt CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI attaccano la dirigenza di Atac e lo fanno attraverso una nota congiunta in cui ribadiscono la loro estraneità e quella dei lavoratori con le soppressioni delle linee:
“Continua l’operazione menzogna di Atac”, scrivono i sindacati nella nota in cui chiedono l’intervento della proprietà. “Siamo arrivati al punto che la colpa delle soppressioni è relativa a presunte minacce ai lavoratori per “boicottare” i servizi. Operai e autisti non c’entrano nulla. Il vero problema – continuano – sono l’incapacità gestionale e la mancanza di materiali di ricambio”.
LE DENUNCE – “È da tempo, ormai, che lo denunciamo e, infatti, in sei mesi siamo passati da circa 1.500 autobus in uscita a circa 1.200 di oggi, con ulteriori 300 guasti in linea. Per di più, un’azienda che fino ad oggi ha professato “trasparenza”, in queste ore sta emettendo provvedimenti di avanzamenti, senza nessuna prova selettiva e in totale assenza di trasparenza. I lavoratori, le lavoratrici e i cittadini romani dovrebbero avere un management che si dimostri degno di questa città”.