L’imperativo della Roma adesso è uno: domani sera, nella sfida contro il Crotone, la squadra di Spalletti è chiamata a rialzarsi dopo il pareggio in Europa League e, soprattutto, dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Il mister domenica sera ha detto che di quella gara resta la prestazione e recriminato la mancata concessione di un rigore e il gol subito con tanto di fuorigioco, ma al fischio finale il tabellino ha parlato chiaro e domani i giallorossi dovranno cambiare marcia.
“C’è solo Vermaelen che non potrà essere convocato, però sta migliorando per cui si potrà valutare per Torino”.
SULLA ROSA – “La rosa non è corta. Naturalmente bisognerebbe avere a disposizione i giocatori, ma non è corta, stiamo bene così. Non è corta ed è di qualità”.
SALAH – “Io faccio sempre un discorso di squadra perché poi Salah essendo un giocatore di qualità, che ha bisogno di supporto, se noi cresciamo, diamo un contributo. Il primo passo dobbiamo farlo noi verso di lui. Gli attaccanti hanno un peso superiore perché se non fanno gol… Sotto l’aspetto della determinazione dobbiamo essere più velenosi”.
IL PRESIDENTE – “Persona eccezionale. Ha questo grandissimo entusiasmo e questa voglia di migliorare la Roma. Ha empatia e riesce subito a trasferire questa simpatia. Ha tantissime qualità, è camaleontico e ti trasferisce subito fiducia, che crede in te. Da uno come lui comprerei una macchina usata. Lui è uno innovativo”.
DE ROSSI – “Finita la sua punizione, le tre partite sono finite. Mi aspettavo quello che ha fatto: si è allenato bene, ha fatto bene. Se domani gioca avrà la fascia”.
NAINGGOLAN – “Come sta? Riguarda un po’ tutta la squadra. Nell’ultima partita abbiamo fatto cose importanti, siamo sulla strada giusta. Lui è forte, può determinare una partita e prima di lasciarlo fuori ci pensi, però può riposare qualche volta”.
LA PERMANENZA – “Il rinnovo è un discorso che determinerà quello che faremo insieme. Non è che si possa dire ora a priori che si farà così per due o tre anni. Il futuro è questo qui, noi ce lo giochiamo ora. Io sono quello che si prende le responsabilità e dipenderà da ciò che saprò dimostrargli”.
EL SHAARAWY – “Noi siamo un po’ fatti così, dobbiamo prendere il comando del gioco perché da lì diamo più sicurezza ai nostri giocatori offensivi e li facciamo uscire fuori. Il primo passo è a livello collettivo. Sempre con il nostro comportamento possiamo cambiare la nostra vita di squadra, non è uno soltanto che deve tirare fuori un numero in più. El Shaarawy è un giocatore di fascia e lì esprime le sue qualità, però gli si può trovare spazi anche da altre parti, anche se esprime il suo massimo sulla fascia”.
GERSON – “Gerson è uno che ha delle qualità, poi bisogna vedere naturalmente se riesce a metterle subito in evidenza e ad essere subito al livello che ci vuole. Bisogna dargli la possibilità di inserirsi e capire alcuni dettagli. Ha qualità offensive, però non gioca spalle alla porta perché non ha grande velocità. A Plzen non ha fatto male, ma la squadra non ha funzionato al meglio e ho preferito cambiare”.
CORVINO SU DZEKO – “Corvino è un grande professionista ed è lui stesso che con quello sminuisce la bella partita della Fiorentina perché poi uno si va a vedere la sintesi e vede”.
DIFETTO ROMA E TOTTI – “Bisogna concentrarsi sul possesso palla. Bisogna comandare la partita e riportare meno palle al nostro portiere. Bisogna stazionare di più nella metà campo avversaria e ci stiamo lavorando. Vedo miglioramenti importanti e l’interesse dei giocatori a quello che diciamo e a quella che è la traccia che vogliamo dare. Francesco può giocare dall’inizio, come tutti gli altri”.