Dopo quello con la Juve perso in casa, lo scontro con il Milan rappresenta la seconda grande sfida della Lazio targata Simone Inzaghi. La vittoria a San Siro è ormai tabù dato che sono ben 27 anni che i biancocelesti non vincono all’ombra della Madonnina contro i rossoneri e lo stesso allenatore, come ha detto nella conferenza pre partita, spera di poter invertire questa statistica che condanna la squadra.
I biancocelesti partono bene, cercano di farsi vedere dalle parti di Donnarumma e di gestire il pallone, ma questo non porta grandi pericoli nell’area del Milan che, invece, si fa coraggio con il passare dei minuti, prova a prendere le redini del gioco e riorganizza le idee per bloccare una Lazio arrembante, ma nulla sotto porta. La partita, infatti, è bloccata da entrambe le partita e nella prima mezz’ora è una sola l’occasione degna di nota, quella di Milinkovic-Savic che svetta di testa e costringe il portiere del Milan a rifugiarsi in calcio d’angolo. Il Milan, però, è letale grazie al solito Bacca che al 37′ approfitta di un errore di Parolo nella gestione del pallone, parte in contropiede e, a tu per tu con Strakosha, non fallisce e porta la sua squadra in vantaggio. La squadra ospite subisce il colpo anche a livello psicologico e nel finale sono diversi gli errori e i pasticci difensivi: prima Strakosha si fa sfuggire un pallone che sembra, almeno inizialmente, bloccare ed è fortunato perché non c’è nessuno del Milan a colpire, poi un pallone si Suso va a sbattere contro il tacco di Bastof, finisce in testa al portiere biancoceleste ed è respinto repentinamente da Basta che allontana il pericolo. Il fischio finale di Massa salva una Lazio che era partita bene e poi si è persa con il passare di minuti quando ha lasciato che il Milan prendesse il sopravvento. Fatale il gol di Bacca che sembra aver mandato in completa confusione la squadra avversaria.
Nel secondo tempo Inzaghi decide di apportare maggiore qualità in avanti sostituendo Djordjevic e Bastos con Felipe Anderson e Keita. Proprio quest’ultimo cerca di impensierire la porta rossonera con un tiro dopo due minuti che finisce però alto. L’approccio della Lazio sembra più convincente, ma al 56′ è il Milan a sfiorare clamorosamente il raddoppio con un tiro-cross rasoterra di Suso che Niang non riesce a deviare a porta vuota. La partita non vive di grandi sussulti, nè da una parte nè dall’altra: dopo un tentativo di Keita murato dalla difesa milanista, al 72′ Felipe Anderson impegna Donnarumma da fuori aerea dopo essere rientrato sul sinistro. Soltanto un minuto dopo, però, Radu ferma il pallone in area con una mano mentre è in scivolata dopo un tiro di Niang: per l’arbitro Massa è rigore, trasformato dallo stesso Niang che insacca alla destra di Strakosha. A quel punto il risultato è praticamente in ghiaccio, Inzaghi sfrutta l’ultimo cambio inserendo Luis Alberto al posto di un poco convincente Cataldi. Il match scorre via lentamente, la Lazio ci prova almeno tre volte (in due occasioni con Keita, nella seconda Donnarumma è attento, e con Immobile che dopo un calcio d’angolo si libera e incorna sull’esterno della rete). La squadra termina la partita in 10 per un infortunio al polpaccio subito da Basta. Il 2-0 finale prolunga ancora il tabù San Siro con il Milan.
Formazioni ufficiali
5^ giornata Serie A TIM
Milan-Lazio, Stadio San Siro di Milano
Ore 20:45
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bonaventura (82′ Honda); Suso (68′ Locatelli), Bacca (87′ Gomez), Niang. A disp. Gabriel, Plizzari, Ely, Vangioni, Abate, Sosa, Pasalic, Poli, Luiz Adriano, Lapadula. All. Vincenzo Montella
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos (46′ Keita), de Vrij, Radu; Basta, Parolo, Cataldi (77′ Luis Alberto), Milinkovic, Lulic; Djordjevic (46′ Felipe Anderson), Immobile. A disp. Marchetti, Vargic, Hoedt, Wallace, Patric, Lukaku, Murgia, Leitner, Lombardi. All. Simone Inzaghi
Arbitro: Massa (sez. Imperia).
Ass.: Posado-Di Fiore.
IV: Vivenzi.
Add.: Celi-Aureliano
Ammoniti: Calabria, Bastos, de Vrij, Radu, Cataldi