A dicembre la società di riscossione dovrà essere sostituita nelle sue funzioni e attività, gli scenari possibili sono diversi.
La fine del 2016 è stata indicata come il momento in cui il nostro paese dirà definitivamente addio a Equitalia. Un passaggio di consegne di questo tipo, però, non è così semplice come si potrebbe pensare: a chi verrà affidata la riscossione delle imposte oltre a tutti quei servizi che finora ha svolto la società?
Come spiegato dal portale Laleggepertutti.it, al posto di Equitalia ci sarà Equientrate, un nome che fa pensare subito a una fusione con l’Agenzia delle Entrate. Il nuovo ente riscuoterà i crediti del Fisco, ma anche dell’Inps, dell’Inail e delle altre pubbliche amministrazione.
Inoltre, le regole per il suo funzionamento verranno decise da una legge che sarà varata a dicembre e arriverà al Consiglio dei Ministri a fine ottobre. Equitalia non sparirà da un momento all’altro. Più che altro non scompariranno le sue funzioni e i suoi metodi di riscossione: a cambiare sarà soltanto l’organismo che si occuperà di tutto questo.
Si sta già ipotizzando che qualche credito possa cadere in prescrizione, visto che in Italia cambiamenti del genere richiedono sempre del tempo, un piccolo vantaggio per i contribuenti.
Un’altra idea che è in fase di studio riguarda la divisione delle competenze di Equitalia tra l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Economia: l’obiettivo di questa soluzione alternativa è quella di mantenere soltanto gli interessi legali e di abolire l’aggio. Un problema da affrontare con urgenza, infine, è quello del passaggio dei dipendenti di Equitalia alle altre pubbliche amministrazioni, visto che servirebbe un concorso pubblico.