Si torna a parlare di Ignazio Marino, l’ex sindaco di Roma, a causa del caso scontrini che tenne banco proprio alla fine del suo mandato e che gli costò il posto in Aula Giulio Cesare. Tre anni, un mese e 10 giorni. Questa è la richiesta di condanna nei suoi confronti dopo le accuse di falso, peculato e truffa e a formularla è stata la Procura di Roma.
Una condanna che arriva a causa dell’uso della carta di credito del Campidoglio per il pagamento di 56 cene e al pagamento di consulenze della onlus “Imagine” che, attraverso certificati, avrebbe ricevuto profitti non dovuti.