Atac, l’azienda del trasporto pubblico capitolino è al centro di nuova polemica e questa è nata dopo che alcuni senatori del PD, di FdI e e FI hanno presentato un ordine del giorno per far sì che si votasse il passaggio della gestione dell’azienda al ministero dell’Economia. Il tentativo (non c’è stata nessuna votazione per via del mancato raggiungimento del numero legale) è stato visto come un vero e proprio colpo di Stato nei confronti della giunta Capitolina guidata da Virginia Raggi e a polemizzare sono stati diversi esponenti del M5S, tra cui Grillo, e l’assessore all Città in Movimento Linda Meleo, ma anche personaggi come Stefano Fassina.
Andrea Cioffo (M5S) ha denunciato quanto accaduto e accusato chi ha presentato l’odg:
“Gli stessi partiti che negli ultimi 23 anni hanno distrutto il trasporto pubblico di Roma creando un debito nella municipalizzata pari a 1,4 miliardi di euro, ora vogliono rimettere le mani su Atac. Lo fanno con una squallida operazione politico-mediatica guidata dal senatore Stefano Esposito (Pd), già assessore della Giunta Marino, dal senatore Francesco Aracri (Forza Italia ex AN) già assessore regionale ai trasporti nel governo Storace, il senatore Augello (Ncd ed ex AN e grande sostenitore delle politiche di Alemanno), Gasparri (Forza Italia), Fazzone (Ncd). Insieme a tanti altri esponenti di Pd, Ncd, Forza Italia – partiti responsabili in questi anni della gestione fallimentare di Atac – hanno presentato una mozione dove si chiede al Governo Renzi di commissariare la municipalizzata. Il tutto senza neanche ascoltare le proposte del Movimento 5 Stelle e della Giunta Raggi per rilanciare il trasporto pubblico della Capitale d’Italia”.
Anche Stefano Fassina ha criticato quanto accaduto e ha definito inaccettabile e grave il fatto che il Governo si sia detto favorevole all’idea di far gestire Atac al Ministero dell’Economia:
“Noi abbiamo perso le elezioni a Roma ma non puntiamo a espropriare i cittadini di Roma per colpire l’amministrazione del M5S. Il Governo Renzi e il super Partito della Nazione trattano la capitale dell’Italia come una città coloniale.
Parole dure anche quelle di Linda Meleo, che nel suo post pubblicato su Facebook ha affermato che con questa mossa “cade la maschera e il PD svela quali sono le sue reali intenzioni”. Intenzioni diametralmente opposte a quelle della giunta Raggi, decisa a risanare l’azienda del trasporto pubblico:
“È una cosa gravissima, un vero e proprio blitz messo in atto dalla vecchia politica. Noi lo abbiamo sempre detto in campagna elettorale e lo ribadiamo anche ora: Atac deve restare pubblica ed essere risanata. E proprio coloro che vogliono ora privatizzarla hanno lasciato l’azienda, dopo averla governata per anni, in una situazione disastrosa: abbiamo ereditato un’Atac senza investimenti, senza manutenzione di infrastrutture, di metro e bus e con un parco veicoli vecchio e malmesso. Insomma non c’è stata una volontà politica di valorizzare Atac. Ora a rilanciarla ci pensiamo noi“.