Esaminando lo sconto previsto per chi aderirà alla sanatoria parziale si scoprono dei dati interessanti.
Quando si parla di Equitalia si rischia spesso di approfondire delle contraddizioni incredibili. L’ultima scelta della società di riscossione è stata quella di “rottamare” le cartelle, anche se i termini più giusti da usare sarebbero due, cioè “sanatoria” e “condono”.
In pratica, i contributi possono cancellare i debiti in parte: con le cartelle rottamate pagheranno l’imposta, ma non gli interessi e le more. Il confronto con la possibilità di pagare a rate non regge, visto che in questo secondo caso la prima dovrà essere versata subito dopo aver aderito al condono, mentre quelle successive verranno spalmate nei 12-24 mesi successivi.
Come spiegato dal portale Laleggepertutti.it, la rottamazione potrebbe essere approvata già questa settimana dal Consiglio dei Ministri. Si sta parlando del decreto che sancirà l’addio a Equitalia nel nostro paese, con l’Agenzia delle Entrate pronta ad assumerne le funzioni.
La sanatoria, comunque, dovrebbe essere riservata soltanto alle tasse contestate dalle stesse Entrate e ai contributi previdenziali e assistenziali (la competenza in questo caso è dell’INPS e dell’INAIL). Lo sconto previsto, eliminando interessi e more, potrebbe arrivare al 52%, a conferma che le rate sembrano convenire meno in queste situazioni.