I malviventi si fingono tecnici che hanno appena rotto per errore una tubatura del gas.
La paura e il panico non fanno ragionare e puntano proprio su questo i malviventi che hanno ideato la cosiddetta “truffa della casa che brucia”. L’episodio è stato raccontato da Quotidiano.net ed è avvenuto a Fano, ma potrebbe ripetersi ovunque purtroppo.
I truffatori si fingono addetti dell’acquedotto, riescono ad entrare in casa convincendo gli anziani e fanno poi scoppiare dei fumogeni per far credere che il pericolo sia imminente. In questa maniera le vittime vengono convinte a uscire dall’abitazione che potrebbe bruciare da un momento all’altro, portando via tutti gli oggetti di valore.
I ladri puntano proprio su questi momenti concitati: gli anziani si distraggono per recuperare gli oggetti e viene rubato tutto quello che c’è in casa. Di solito questi truffatori raccontano di aver commesso un errore e di aver rotto un tubo del gas, dunque hanno bisogno di controllare che non ci siano perdite dai rubinetti.
Tra l’altro, vengono staccati anche i telefoni per non consentire alle vittime di scoprire il raggiro e chiedere aiuto. Si tratta di un trucco molto pericoloso, visto che gli anziani possono anche avere dei problemi cardiaci e far scoppiare dei petardi per spaventarli è uno stratagemma senza scrupoli.