L’assessore alla Città in Movimento torna a parlare del caso Atac e attacca Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia per via dell’ordine del giorno presentato ieri – se ne era parlato già la scorsa settimana – in Senato e riguardante la richiesta di far gestire l’azienda del trasporto pubblico romano al Ministero dell’Economia.
Meleo non ci sta e accusa i protagonisti della vicenda di aver portato sull’orlo del baratro la partecipata e magari con uno scopo ben preciso: far vedere che il pubblico non funziona, svendere Atac e far entrare in campo i privati.
“In 10 anni sono stati acquistati solo 300 nuovi autobus su un parco mezzi vetusto di oltre 2mila mezzi e prima del nostro arrivo in Campidoglio hanno fatto sparire 58 milioni di euro per la manutenzione della metro A.
Viene da chiedersi come mai si è arrivati a tutto questo. Forse si è voluto dimostrare che il pubblico non è in grado di gestire Atac per poi così aprire la strada ai privati. Ecco perché nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un crollo evidente del servizio di tpl.
A questo punto mi verrebbe da commentare: non è una casualità.
Noi a differenza dei vecchi partiti che hanno governato Atac in questi anni vogliamo rilanciare e soprattutto risanare l’azienda. E ribadiamo: Atac deve rimanere pubblica, in mano a Roma Capitale”.