La celebre opera di Rossini diventerà lo spunto per un canovaccio divertente e pieno di spunti di riflessione.
Sono passati 200 anni dalla prima (disastrosa, ma non per colpa del compositore) rappresentazione de “Il barbiere di Siviglia”, forse il lavoro più conosciuto di Gioachino Rossini. Le musiche di quest’opera buffa sono più vive e attuali che mai e non è un caso che vengano sfruttate per spot pubblicitari, sigle di trasmissioni televisive e film.
L’aria “Largo al factotum”, poi, è conosciuta anche da chi non ha molta dimestichezza con la lirica. Il Centro Culturale Artemia di via Amilcare Cucchini (zona Portuense) permetterà proprio di “gustare” questo capolavoro in maniera diversa.
Da venerdì 4 a domenica 6 novembre, infatti, andrà in scena “Il barbiere di Siviglia in Commedia dell’Arte”, spettacolo di cui saranno protagonisti i vincitori della prima edizione del Festival “InCortoTeatrale”. Il lavoro è stato scritto e verrà diretto da Massimo Macchiavelli e vedrà recitare Sofia Brocani, Emanuele Baldassini, Vittorio Fulgoni, Giulia Magnabosco, Sara Magrin, Colette Tomiche e Luca Zilovich.
L’opera rossiniana sarà lo spunto dell’intera drammaturgia. Quindi si partirà da Rosina che si innamora del Conte d’Almaviva, dall’anziano tutore di lei che ostacola questo sentimento e dagli stratagemmi di Figaro.
Il lavoro in scena nelle tre serate al Centro Artemia farà divertire, ma anche riflettere, visto che molte situazioni erano attuali nel 1816 e lo sono ancora oggi, come ad esempio l’amore ostacolato, l’arroganza di chi è più potente e le difficoltà di determinate condizioni sociali.
Il gruppo di attori ha preso nel frattempo l’azzeccato nome de “I Melomani” e si avvarrà della collaborazione del registra Carlo Boso, direttore dell’accademia di spettacolo francese AIDAS. Venerdì 4 novembre lo spettacolo comincerà alle 20:30, mentre sabato 5 alle 21 e domenica 6 alle 18.