Il mandato di Carla Raineri è durato poco più di un mese, ma è stato tutt’altro che silenzioso perché continua a parlarsene anche dopo le dimissioni di settembre. Come riportato da Repubblica, l’ex capo di Gabinetto del Campidoglio ha presentato un memoriale alla Procura di Roma e ha parlato dei 45 giorni in cui ha lavorato insieme a Virginia Raggi, anche se lei stessa afferma di averla vista solo durante le riunioni perché sempre in contatto con Romeo e Marra:
“Appena insediata in Campidoglio, il 29 luglio 2016, ho subito avvertito intorno a me una crescente ostilità. Ostilità sia perché occupavo una casella cui palesemente ambivano altri soggetti molto cari alla Raggi (Frongia, Romeo, Marra) sia perché, da subito, mi sono scontrata con la sindaco sulla procedura di nomina di Romeo, da me ritenuta assolutamente illegittima, e sulla indisponibilità di trattenere Marra nel Gabinetto. Mi sono quindi progressivamente trovata collocata (direi letteralmente schiacciata) tra Romeo e Marra. La sindaco, per limitare le mie prerogative, ha immediatamente concepito una Segreteria particolare, che era in realtà il “vero Gabinetto”, a capo del quale ha posto Romeo”.
Raineri mostra il dente avvelenato e nel dossier parla dei sotterfugi orchestrati dal cosiddetto “Raggio magico” e degli scontri immediati avuti con la sindaca, alla quale pose tre condizioni per proseguire: allontanare Marra dal Gabinetto e nominare al suo posto un colonnello dei Carabinieri; rivedere la nomina di Romeo; restituire dignità all’ufficio di Gabinetto, limitando le interferenze. Tutte condizioni che la Raggi non ha accettato nell’incontro del 25 agosto, al quale fece seguito quello del 31 agosto, quando ormai era stato chiesto urgentemente il parere dell’Anac, ma sulla nomina di Carla Raineri:
“Un’iniziativa ritorsiva concepita subito dopo il colloquio del 25 agosto, allorché la sindaco apprese la mia indisponibilità ad avallare la delibera di Romeo e trattenere Marra nel Gabinetto, e consumata in riunioni segrete con Marra e Romeo “.
Un rapporto, quello con la prima cittadina, mai decollato e che la porta a scrive di valutare “il comportamento di Raggi, improntato dal preordinato intento di danneggiare la mia immagine e determinare le mie dimissioni“.