La famiglia Fieschi era una delle importanti casate di Genova e già intorno al 1200 le ostilità con la famiglia Doria si inasprì e, dopo un breve predominio sulla città, iniziò un periodo di esilio. Questo non fermò le lotte tra le due famiglie, che infatti proseguì anche nei secoli successivi.
Nel 1500 fu la figura di Andrea Doria a emergere, ma il potere acquisito portò a una reazione – non di certo la prima che dovette fronteggiare – da parte del conte Gian Luigi Fieschi, che cercò di dar vita a una rivolta che coinvolgesse il popolo e la nobiltà avversa ai Doria. Andò così in scena la congiura dei Fieschi, che avvenne il 2 gennaio 1947.
L’obiettivo era impossessarsi della città conquistando le porte e poi le navi in Darsena, arrivando anche a uccidere il principe. Preso possesso delle porte cittadine, si passò alla conquista delle navi e nel frattempo fu ucciso Giannettino Doria, nipote di Andrea. Ma la rivolta durò poco perché Gian Luigi Fieschi morì annegato e i Doria stessi reagirono e posero fine a ogni aspirazione avversaria.