Nato il 23 agosto 1754 a Versailles da Luigi delfino di Francia e Maria Giuseppina di Sassonia, Luigi XVI di Borbone iniziò gli studi nel 1761 e quattro anni dopo, a causa della morte del padre, divenne erede al trono e nel 1770 sposò Maria Antonietta, arciduchessa quattordicenne e figlia di Maria Teresa d’Austria.
Re di Francia dal 1774 al 1792, fu accolto positivamente dal popolo, ma il suo regno non riuscì a capire i cambiamenti che stavano colpendo la società francese, principalmente il terzo Stato, che all’epoca costituiva oltre il 90% dell’intera popolazione. La tasse sempre più alte e i problemi economici fecero scoppiare il malcontento tra la gente e questo portò allo scoppio della rivoluzione francese, iniziata nel giugno del 1789. L’ira della folla non si placò, il terzo Stato si autoproclamò come Assemblea nazionale e il 14 luglio ci fu la Presa della Bastiglia, evento che costrinse il re e la famiglia a lasciare la reggia per trasferirsi a Parigi.
Luigi XVI cercò invano di lanciare una contro-rivoluzione e nel giugno del 1791 cercò di fuggire insieme alla famiglia, ma fu fermato e di fatto reso prigioniero a Parigi, dove rimase fino al 1792. Quell’anno la Francia si trasformò in una repubblica e lui finì sotto processo. I deputati si riunirono a Palazzo delle Tuileries quello stesso dicembre, ma a distanza di poco meno di un mese si decise per la condanna a morte. Furono 387 i voti a favore e 334 quelli a sfavore. Imprigionato nella Torre del Tempio, gli fu concesso il privilegio di arrivare in piazza della Rivoluzione in carrozza e non in carretta, Il 21 gennaio 1793 morì ghigliottinato. I suoi resti nel 1815 furono trasferiti nella Basilica di Saint-Denis.