Linda Meleo, assessore alla Città non accetta le accuse mosse da stampa e opposizione quando si dice che in Atac l’amministrazione comunale sta procedendo con la “restaurazione” e ha deciso di voler chiarire quanto sta succedendo, soprattutto dopo la divulgazione della notizia riguardante il pagamento dei premi di produzione ai dirigenti, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook:
“È ora di fare chiarezza e raccontare i fatti come stanno. Perché noi, checché se ne dica, abbiamo invertito la rotta di un’azienda negli anni depauperata. Ed anche con una decisa virata”.
ANOMALIE – “Tra le tante anomalie trovate in Atac c’è quella legata ai premi di produzione dei dirigenti: in passato, infatti, non sono stati fissati gli obiettivi, raggiunti i quali, si poteva accedere a questi. Per di più Atac ha deciso di non pagarli in questi anni. Fatto sta che tutti questi premi non gestiti adeguatamente dalle passate amministrazioni si sono trasformati in debiti che, cumulati, pesano nel bilancio della municipalizzata per 24 milioni di euro. Inoltre alcuni dirigenti hanno fatto ricorso, il Tribunale ha dato loro ragione e l’azienda è stata condannata a pagare. Tutto ciò andava corretto perché la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori per quest’amministrazione sono fondamentali”.
ORDINE – “Una delle priorità su cui abbiamo dato mandato di lavorare all’Amministratore unico Fantasia è il riequilibrio del bilancio: vogliamo sia fatta pulizia. Vogliamo i conti in ordine e la massima trasparenza. Anche per evitare di incorrere in cause e ulteriori contenziosi, come appunto nel caso dei premi di produzione. L’Atac ha deciso quindi di sanare quest’anomalia, stabilendo di trattare in questo caso con i dirigenti e concordando di pagare loro un terzo di ciò che avrebbero dovuto avere. Si parla tanto del “caso dirigenti” ma non si dice nulla sul fatto che l’azienda riconoscerà gli scatti di anzianità finora non erogati a circa 3mila dipendenti. Una situazione assurda che si protrae dal 1997 e che nessuno prima d’ora ha voluto affrontare di petto. Basta all’illegalità e ai premi a pioggia senza che siano stati raggiunti i traguardi fissati dall’azienda. Con noi in Atac la musica è cambiata”.