L’uomo è stato “tradito” dalla macchina lasciata in doppia fila e la sua difesa non è servita a scagionarlo.
Un dipendente 54 enne del Policlinico Umberto I è la prima persona che viene licenziata con la cosiddetta Legge Madia approvata la scorsa estate. L’uomo timbrava il cartellino la mattina per poi allontanarsi dall’ospedale ed è stato “tradito” dalla doppia fila.
L’indagine è partita ad agosto quando il responsabile amministrativo del dipartimento in cui era impiegato il 54 enne lo ha notato entrare in auto e andare via. Le verifiche immediatamente successive accertarono che l’uomo era in servizio dalle 7:12 e che non aveva chiesto nessun permesso per allontanarsi dal posto di lavoro.
Tra l’altro, nel corso di quella giornata si cercò di capire più volte, sempre senza esito, se si trovasse nella stanza in cui svolgeva l’incarico, chiusa a chiave. Il dipendente tornò alle 17 per timbrare il cartellino d’uscita, una situazione che si è poi ripetuta nei due giorni successivi. La sua difesa in fase di istruttoria è stata alquanto singolare.
Il “furbetto” ha spiegato di essersi allontanato per spostare la macchina lasciata in doppia fila e di essersi poi chiuso nella stanza con gli auricolari, evitando di aprire per evadere le impegnative sanitarie.
Nelle altre occasioni in cui era reperibile ha invece spiegato di essersi trovato in bagno per assumere farmaci. Il 9 novembre c’è stato il licenziamento senza preavviso, impugnato dal 54 enne, ma il provvedimento è stato confermato.
14 Gennaio 2017 @ 19:43
Non gli è convenuto, alla fine