Nulla è impossibile nel calcio. Questo è quanto detto da Simone Inzaghi nella conferenza che si è tenuta alla vigilia di Juve-Lazio per dare una spinta ancora maggiore ai suoi ragazzi arrivati a Torino per dire la propria. Se la Lazio cerca il colpaccio, la Juve dal canto suo cerca il riscatto dopo la sconfitta maturata nella trasferta di Firenze della scorsa settimana e Allegri si affida a un modulo inedito con Higuain riferimento offensivo sostenuto da Mandzukic, Dybala e Cuadrado e con il centrocampo composto da Khedira e Pjanic. Lazio che soffre, va subito sotto e non reagisce. Il suo attacco è nullo nel primo tempo e nel secondo e tutta la squadra sembra soffrire lo schieramento offensivo schierato da Allegri.
Una Juve rabbiosa cerca l’affondo a 120 secondi dal fischio di inizio, ma l’iniziativa viene bloccata da Marchetti. Pericolo allontanato, ma solo per pochi minuti perché al 5′ i padroni di casa passano in vantaggio grazie a uno splendido tiro al volo da fuori area di Dybala, servito dalla sponda di testa di Mandzukic, che non lascia scampo a Marchetti. Sale l’entusiasmo, la Lazio fatica terribilmente a costruire in attacco e ,dopo una timida reazione provata appena dopo aver subito il gol, è la Juve a controllare il gioco. Arrivati al quarto d’ora scendono i ritmi, ma la squadra di Allegri continua a essere ordinata e approfittare della situazione con una Lazio così bloccata diventa molto più semplice, proprio come in occasione del raddoppio che vede i bianconeri festeggiare con Higuain, bravo ad anticipare la difesa biancoceleste in occasione del cross smistato da Cuadrado dalla destra. Una doccia gelata per un’avversaria impalpabile e che riesce a farsi vedere dalle parti di Buffon per la prima volta solo al 26 con una conclusione rasoterra di Milinkovic-Savic che sfiora il palo e si perde sul fondo. I due gol subiti sembrano tramortire la squadra di Inzaghi, priva di idee, incapace di creare una manovra d’attacco che possa almeno impensierire la difesa avversaria che, infatti, non core alcun pericolo fino al fischio di Massa che manda tutti i giocatori negli spogliatoi per l’intervallo. Al contrario, la Juve si vede annullare il gol del tris siglato da Higuan per fuorigioco e la protesta della punta vale zero, la segnalazione del guardialinee è corretta.
La squadra di Inzaghi cerca di rientrare in campo con un piglio di verso, fa possesso palla, cerca gli spazi per ampliare la manovra e pressa, ma questo non basta e di fatto non ci sono chiare occasioni da gol, che invece non mancano alla Juve. Le due occasioni bianconere portano entrambe la firma di Dybala: il primo tentativo lo vede servito bene in contropiede, ma incapace di mettere in gol e di sfruttare un’occasione importante; il secondo lo vede entrare bene nello spazio, ma il passaggio di Higuain non basta e lui a tu per tu con Marchetti sbaglia ancora. Gestire il pallone non basta una Lazio incapace di creare vere occasioni da gol anche nel secondo tempo. L’unica volta in cui i biancocelesti possono far male alla capolista è Milinkovic-Savic, probabilmente l’unico giocatore in grado di mostrare un po’ di personalità in campo tra i suoi, a riscoprire la sua vena altruista e a sprecare tutto. La strada per gli ospiti è ancora lunga e il problema dell’andata è tornato a farsi vedere anche oggi: la Lazio diventa piccola con le grandi e stavolta, al contrario delle gare, non c’è stata partita perché la Juve ha subito tirato fuori la rabbia derivata dalla sconfitta nell’ultimo incontro di campionato, mentre la squadra di Inzaghi ha subito sin dalle prime battute. La Lazio è imprevedibile, ma solo con squadre meno blasonate. Con le più forti è un film già visto e per ora porta quasi sempre allo stesso risultato (solo a Napoli è arrivato il pareggio, ndr): la sconfitta.
Formazioni ufficiali e tabellino
Serie A TIM, 21^ Giornata
Juventus Stadium di Torino
Juventus-Lazio 2-0
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (74′ Barzagli), Bonucci, Chiellini, Asamoah; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala (81′ Rincon), Mandzukic; Higuain (87′ Pjaca). A disp. Neto, Audero, Dani Alves, Rugani, Hernanes. All. Massimiliano Allegri
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Patric, de Vrij, Wallace, Radu (60′ Lukaku); Parolo, Biglia (60′ Djordjevic), Milinkovic; Lombardi (66′ Murgia), Immobile, Felipe Anderson. A disp. Strakosha, Vargic, Bastos, Hoedt, Leitner, Luis Alberto, Vinicius. All. Simone Inzaghi
Arbitro: Massa (sez. Imperia).
Ass: Passeri-Marzaloni.
IV: Barbirati.
Add: Tagliavento-Celi.
Ammoniti: 19′ Radu (L), 26′ Immobile (L), 83′ Parolo (L)