Vincere per continuare a stare dietro alla Juventus e tenere aperto un campionato che da anni è dominato la squadra allenata da Massimo Allegri. La Roma sta maturando, sa essere meno bella ma più efficace e mister Spalletti non può che riconoscere i meriti dei suoi giocatori. Ma non bisogna fermarsi.
“Florenzi dalla prossima settimana inizia ad allenarsi con la Primavera a Campo Testaccio, siamo tutti contenti. Il resto è a disposizione”.
SAMPDORIA – “Di Giampaolo ne parlo bene perché lo conosco da tantissimo tempo. Prima di un Lione-Roma andammo a giocare ad Ascoli e prendemmo una sveglia e già allora mise in evidenza qualità. Fu il primo messaggio forte sulle doti di questo allenatore. Ha plasmato la Sampdoria, ha dato continuità al bel gioco dell’Empoli dopo Sarri, ha la stima dei giocatori e ne parlano tutti bene. La Sampdoria è un’insidia, abbiamo vinto due partite ma con difficoltà. Abbiamo più qualità e l’abbiamo sfruttata. Abbiamo sfruttato il fattore Roma. Non possiamo lasciare punti per strada, dobbiamo vincere anche se abbiamo un avversario tosto davanti”.
- “C’è un filo conduttore che deve essere uguale per tutti, la professionalità. Dobbiamo essere bravi a lavorare bene se si vogliono avere risultati futuri e costruire qualcosa di forte. I giocatori questo lo sanno. Si nasce una volta sola, si vive una volta sola e per renderla una vita importante bisogna sfruttare tutti i momenti che capitano, che sono quelli che possiedi. Per avere una vita carica di soddisfazioni devi vivere intensamente ogni momento che vivi. Penso che anche gli altri ricerchino sempre il massimo”.
DIFESA – “Ci sono momenti in cui non hai il giocatore a disposizione, non sei a conoscenza di alcune cose, ma la difesa a quattro si può fare con quasi tutti i giocatori a disposizione. L’essenziale è che la squadra abbia un equilibrio. Ora si continua a tre, i giocatori sono anche soddisfatti di non prendere gol”.
PAREDES – “Non ho chiesto la cessione di Paredes. Se poi c’è un’analisi del mercato e della volontà del giocatore allora bisogna chiedere a società o giocatore. Se la società lo fa per mettere i soldi sotto al materasso è un conto, se lo fa per il fair play è un altro. Noi siamo qui perché il presidente ha messo dei soldi. Noi ora siamo nelle condizioni di confrontarci con chiunque. Un giocatore che non sta volentieri qui non ce lo voglio io per primo. A me Paredes non ha manifestato una certa volontà. Non ho mai avuto niente con lui. Si è allenato bene, ha avuto qualche problema e gli ho preferito altri. Diventerà un giocatore molto forte, ma poi la squadra ha funzionato con e senza di lui, ma ha fatto una crescita naturale.
GRANIER – “Lui è un calciatore che ha avuto una flessione nella sua carriera e che una squadra come la Roma può risistemare. Lo dobbiamo vedere lavorare con i compagni. Possiamo fare il paragone con Fazio, che non ha giocato negli ultimi due anni, è entrato in punta di piedi e ora si è meritato tutte queste attenzioni. Su Granier nutriamo grande fiducia e sono sicuro che in poche sedute di allenamento ritroverà quell’entusiasmo e quella qualità per darci una mano”.
LA SQUADRA – “All’inizio del campionato noi sappiamo che il mercato di gennaio è di riparazione, ma non sappiamo in che misura viene usato. Nel nostro caso nessuno dei nostri professionisti ha fallito, nessuno ha sbagliato. Noi abbiamo fiducia nei nostri calciatori, il nostro futuro dipende da loro e sarà uno di quelli che può darci soddisfazioni. Sono loro che ci hanno portato a non dover riparare niente e farci stare al tavolo dei più forti in campionato. A me sta bene rimanere così. Non tocchiamo niente. Molti possono avere mercato perché sono forti e dipenderà dalla società e dalla volontà dei giocatori”.
FAME DI VITTORIA – “C’è una qualità che sta nel saper sostituire ed è la preparazione a far sempre la differenza con quelli che ti vogliono mettere dietro. Si parla spesso di stadi perché la Juve grazie a questo ha dei ricavi importanti. Bisogna saper trovare le soluzioni quando ci sono società con più possibilità e tra queste non c’è l’opzione di dire che l’erba del vicino è sempre più verde. Bisogna vedere quali calciatori avranno un futuro importante, ci meno. Bisogna essere pronti a tutto ciò che passa e penso che la Roma stia lavorando bene perché poi hai sempre l’obbligo di lavorare bene e negli ultimi anni ha fatto bene. Si lavora in maniera più corretta possibile e si cerca di far crescere i giocatori. Dzeko è l’esempio. Bisogna dare fiducia ai giocatori ed essere competitivi”.