Riorganizzare la partecipate, portarle al pareggio di bilancio e poi al profitto e far sì che la rivoluzione targata M5S non comporti il licenziamenti dei lavoratori. Questo è quanto ha spiegato Massimo Colomban, assessore alle Partecipate, nella consueta rubrica settimanale “L’assessore informa”.
RIORGANIZZAZIONE – “Da ottobre, da quando la sindaca mi ha chiamato a fare l’assessore per la riorganizzazione delle Partecipate, abbiamo esaminato a fondo le stesse e siamo pervenuti a un progetto di accorpamento, di consolidamento e di dismissioni delle parti non indispensabili, portandole da 32 che sono attualmente a 10-12 nell’arco di un anno o due”.
ROMA VS MILANO – “Se compariamo l’estensione del Comune di Roma rispetto a Milano, parliamo di un’estensione cinque volte maggiore. Solo le strade a Roma sono 8.500 chilometri, a Milano 1.700 quindi parliamo di un costo o di un onere suppletivo in proporzione alla popolazione di 750 milioni l’anno che ha il Comune di Roma rispetto a Milano. Questo spiega il continuo accumulo di debito sulla città. L’estensione di 8.500 km da percorrere con i trasporti comporta dei costi incredibili e in passato non sono neanche stati affrontati in maniera razionale visto che si è preferito spendere in personale piuttosto che in investimenti, in autobus. Questo spiega anche perché Atac ha un bilancio così in deficit ogni anno”.
EFFICIENTAMENTO – “Questa riorganizzazione porterà all’efficientamento di un 10-12 società e sarà opera di un gruppo di lavoro composto da una decina di persone, cinque alla riorganizzazione, altre cinque al controllo di gestione, dei bilanci, dei numeri. Queste 10-12 società, delle quali l’unica che non è ancora in profitto è Atac, saranno efficientate e soprattutto riorganizzate e quello che mi sento già di promettere e che lo faremo probabilmente senza licenziare nessuno, ma riorganizzando e riutilizzando tutto il personale in eccesso nelle stesse società o comunque all’interno del Comune”.