27/02/2017 – Continua il successo della mostra “Artemisia e il suo tempo” allestita al Museo di Roma a Palazzo Braschi, in onore della pittrice di scuola caravaggesca.
Dopo il successo dei primi 5 incontri del ciclo “Artemisia e le altre. Storie di donne, dipinte da Artemisia” in cui la pittrice rappresenta alcune delle donne più importanti della storia, ci saranno altri tre incontri, in cui verranno riproposte le tematiche delle precedenti serate. I tre appuntamenti, avranno inizio alle 17 e si svolgeranno nel corso del mese di marzo.
Il primo incontro, questo giovedì, ripropone il tema “Sedotte (o quasi) e abbandonate: Arianna, Olimpia e Mut (moglie di Putifarre)”. L’appuntamento è curato da Federico De Martino. Il curatore della serata, oltre ai diversi dipinti sull’argomento, ha posto particolare attenzione al quadro del Cigoli “Giuseppe e la moglie di Putifarre”, proveniente dalla Galleria Borghese. Il dipinto raffigura Mut, moglie di Putifarre, che tenta di sedurre Giuseppe. La donna respinta lo accusa di tentata violenza.
Si replica il 9 con la tematica “La morte di fa bella: Cleopatra e Lucrezia”. Donatella Germano’, curatrice della serata, ha affrontato il tema del suicidio, non atto di estrema disperazione, ma riscatto morale. Vengono messe a confronto due donne totalmente diverse, ma che hanno avuto un ruolo importante nel contesto politico. Lucrezia, romana, è stata moglie di Lucio Tarquinio Collatino instauratore della Repubblica a Roma nel 509 a.C. Cleopatra, invece regina egiziana ha sedotto alcuni dei più importanti politici romani, e per questo ha messo a rischio la stabilità dell’Impero.
L’ultimo appuntamento, il 16, ripropone grazie alla curatrice Fulvia Strano, la figura di “Giuditta, la vedova scaltra”. Attraverso i quadri di Artemisia “La Giuditta che decapita Oloferne” in prestito dal Museo di Capodimonte, realizzata nel 1617, e dalla Galleria degli Uffizi, la donna angelica rappresentata nel corso del medioevo e del rinascimento, si trasforma in una donna vendicativa.
Gli appuntamenti sono aperti e gratuiti ai visitatori della mostra.