Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, ha criticato il progetto dello stadio della Roma approvato dal M5S affermando che “è lo stesso che noi bocciammo perché era privo di opere di interesse pubblico. La mia Giunta, attraverso il diligente lavoro di Giovanni Caudo, pretese e ottenne investimenti di alcune centinaia di milioni di euro per il trasporto su treno e metro”.
A rispondergli è stato direttamente il capogruppo Paolo Ferrara:
“Marino cita cifre a caso. I numeri però sono chiari e dalla nostra parte: un taglio del 60% del Business Park. E’ un dato importante. Significa che grazie al M5S è stata tagliata oltre la metà degli edifici privati”.
IL PROGETTO – “Quanto alle opere pubbliche, evidentemente Marino non sa di che parla: rifaremo la via del Mare da viale Marconi fino al Grande Raccordo Anulare; potenzieremo la linea ferroviaria Roma-Lido con una stazione moderna a poche centinaia di metri dallo Stadio; abbiamo fatto innalzare tutti gli standard qualitativi di progettazione, quelli delle attività di costruzione e anche quelli di realizzazione finale dal punto di vista ambientale convincendo i costruttori ad adottare il livello A4, il più alto al mondo; il parco anche sarà migliorato con verde attrezzato e telecamere di sicurezza; il quartiere di Decima e tutta la zona saranno messi in sicurezza dal punto di vista idrogeologico per dire addio agli allagamenti che hanno subito fino ad ora”.
DIFFERENZA – “Insomma, il nostro è un progetto eco-sostenibile e all’avanguardia. Marino preferiva tre grattacieli e centinaia di migliaia di metri cubi di cemento al posto del verde. Ne prendiamo atto. Noi siamo diversi: preferiamo il verde e la modernità”.