La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un automobilista in merito alla contestazione immediata della sanzione.
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza molto importante per quel che riguarda gli autovelox. Secondo i giudici di Piazza Cavour, infatti, le multe elevate con questi dispositivi non sono valide se non c’è la contestazione immediata e la strada non ha le caratteristiche minime di quelle a scorrimento veloce.
In questo modo gli “ermellini” hanno contestato un tipico vizio di alcune amministrazioni comunali che sistemano gli autovelox in tratti di strada in cui non è possibile la contestazione immediata. Tra l’altro, tutto questo è previsto dal secondo comma dell’articolo 2 del Codice della Strada.
In questa parte del testo si può leggere come le strade urbane a scorrimento veloce sono le carreggiate indipendenti o con spartitraffico (almeno due corsie di marcia), con una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata e marciapiedi, con eventuali intersezioni a raso e semafori.
La sentenza della Cassazione è giunta comunque inaspettata. Nei primi due gradi di giudizio, infatti, il ricorso dell’automobilista era stato respinto, ma ora bisognerà tenere conto di questo importante precedente.