Da domani a sabato va in scena al Teatro Argentina lo spettacolo: “Mura”, a cura di Riccardo Caporossi.
Si parla ora, e tanto, dell’Europa dei muri. Frontiere che sbarrano mettendoci di fronte ad “un vicolo cieco”. Si parla ora, e tanto, di abbattere questi muri. “Mura” è uno spettacolo che rimuove gli ostacoli attraverso l’immaginazione, che smantella quelle barriere che ancora oggi sono motivo di divisioni, quelle cortine immateriali e invisibili fatte di odio, paura, mancanza di immaginazione, e quelle costruzioni mentali e costrizioni sociali che rendono prigionieri e separano gli uomini per razza, religione, cultura e ricchezze.
Una “scatola teatrale” completa e autonoma e circa 50 mattoni che vanno a comporre un muro, dietro il quale c’è una superficie su cui si proiettano ombre che si concretizzano in forme: mani, scarpe, cappelli, scale, bottiglie, cannocchiali, bastoni, ombrelli.
Una vera e propria ricerca di significato sui gradi di conoscenza tra immagine rappresentata e la sua vera natura. Il muro ne è lo spartiacque e può svelare qualcosa che altrimenti rimane nascosto. Un prologo verbale tra ombre e suoni ad esse connessi introduce il pubblico di fronte al muro; costretto con lo sguardo fisso come si fosse in fondo ad un vicolo cieco. Da qui inizia un gioco che si svolge in toni fantastici, surreali, ironici per terminare nel lungo elenco dei muri che dividono il mondo.
Luogo: Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52.
Orari: da martedì a sabato ore 17.
Prezzi: a partire da euro 11.