10/4/2017 – Un versetto del Corano scritto a penna è stato trovato su un cartello di sequestro dei locali di un centro culturale islamico chiuso a Roma nel febbraio scorso
vicino alla Stazione Termini, secondo quanto si apprende dalla polizia locale di Roma Capitale, comando generale Pso diretto dal vicecomandante Antonio Di Maggio. “Vorrebbero spegnere la luce di Allah con le loro bocche, ma Allah non intende che perfezionare la Sua luce, anche se cioò dispiace ai miscredenti”, questa la traduzione del versetto, parte del quale è stato citato sul cartello. Secondo il Nucleo Informativo dei
carabinieri di Roma, coordinato dal maggiore Giuseppe Iacoviello, con il quale i vigili urbani collaborano e che è stato subito interessato, il versetto è il più usato dai jihadisti per giustificare violenze di vario tipo contro i miscredenti e gli apostati”, si legge nel rapporto della polizia municipale.
La scritta in arabo è stata trovata ai primi di aprile, ma è stato reso noto solo in questi giorni, sul cartello di sequestro dell’Associazione culturale islamica “Hil Ful Fuzul Social Organization Onlus”, che fungeva da moschea ed era stata chiusa il 22 febbraio dopo un’attività investigativa. Gli agenti di polizia giudiziaria della municipale hanno rimosso
e sostituito il cartello, che è stato sequestrato.