Il 6 giungo 1912 in Alaska si verificò una delle eruzioni più potenti del XX secolo. Quella mattina, infatti, il territorio fu interessato da diverse scosse con ipocentri superficiali e, nonostante quasi passò inosservato a causa della scarsa densità abitativa del tempo, portò alla formazione del vulcano Novarupta, che significa “nuova eruzione”.
Per 60 ore fuoriuscirono gas incandescenti e ceneri che ricoprirono l’intera regione del Monte Katmai e i primi a scorgere il pericolo furono gli abitanti di Kodiak, costretti a fare i conti con una nube di cenere che ricoprì i luoghi circostanti e rese difficile anche solo respirare.
L’eruzione del vulcano Novarupta si concluse il 9 giugno e nonostante la nube di cenere fosse arrivata in Canada, Stati Uniti e Africa, furono in pochi a capire quanto avvenuto.
Anni dopo la National Geographic Society volle ispezionare il luogo per capire gli effetti dell’evento e nel 1916 lo zoologo James Hine la descrisse così:
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