Liberati gli osservatori Ocse accusati dai filorussi di essere spie. Nei giorni scorsi, Viaceslav Ponomariov, autoproclamato sindaco di Slaviansk, ha affermato di voler liberare gli osservatori militari. La notizia è stata confermata da Vladimir Lukin, inviato del Cremlino nel Sud-est Ucraino, citato dalla tv Russia today. “Tutte le dodici persone presenti nel mio elenco sono state liberate, ha affermato. Uno degli osservatori liberati, il colonnello tedesco Axel Schneider, ha affermato che i membri del gruppo Osce hanno resistito bene, in quanto la loro forza è stata avere un atteggiamento positivo.
Nel frattempo il governo di Kiev ha reso noto che le operazioni militari contro i separatisti filorussi contituano, e dall’alba le truppe sono in azione nei pressi di Kramatorsk. Il ministro dell’interno ucraino, Arsen Avakov, ha affermato che l’esercito ha occupato una torre della televisione della città, che si trova vicino Slaviansk, dove venerdì è iniziata l’operazione per domare i ribelli: La fase attiva delle operazioni è proseguita all’alba. Il ministro, sulla sua pagina Facebook, ha scritto “non ci fermeremo”.
Il sindaco Ponomariov ha affermato che nella notte sono morti dieci civili, nel vicino villaggio di Andreievka, con l’obiettivo di fermare una serie di auto degli ultra nazionalisti di Pravi Sektor. Ci sono anche 40 feriti ha aggiunto. Il capo del centro antiterrorismo ucraino, Vasil Krutov, ha affermato che le forze di Kiev hanno rilevato 5 morti e dodici feriti nell’operazione. Sono intanto 42 i cadaveri trovati nella “Casa dei Sindacati” nella città di Odessa, nel sud dell’Ucraina. La polizia ha arrestato più di 130 persone dopo gli scontri scoppiati tra lealisti e filorussi. L’incendio sarebbe stato casusato da bombe molotov lanciate contro il secondo e terzo piano dell’immobile. La maggior parte delle vittime è morta soffocata, ma molti, afferma il ministro dell’interno, si sono gettati dalle finestre per fuggire dalle fiamme.
Roma, 3 maggio