Filmavano i clienti e poi li ricattavamo. Ma l’ultima vittima non ha ceduto e ha denunciato la banda di escort che gli aveva chiesto 40 mila euro in cambio del silenzio. Il 5 aprile, in seguito a una indagine coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Maria Caterina Sgrò, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno arrestato una 35 enne di origine polacca, conosciuta con il nome “Eva”, e hanno fermato due gigolò romani, un 29 enne chiamato “Daniele” e un 38 enne.
La escort aveva contattato l’uomo, che poi li ha denunciati, chiedendogli 500 euro per un incontro a tre . L’uomo, che aveva già avuto rapporti con la donna, ha accettato e si è recato in casa della 35 enne, in zona Appio Latino. Qualche giorno dopo il cliente è stato avvicinato da due gigolò che gli hanno fatto vedere il video dell’incontro dicendogli che volevano la cifra di 40 mila euro per non denunciarlo in quanto la ragazza che aveva preso parte al rapporto era minorenne. L’uomo a questo punto ha deciso rivolgersi ai Carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia Roma Est che,completate le indagini hanno identificato un gruppo formato da cinque persone.
La banda cercava le vittime tramite internet e filmava i clienti durante i rapporti sessuali per poi ricattarli. Organizzato un finto pagamento da parte della vittima, mentre veniva consegnato il denaro alla escort, questa veniva bloccata dai Carabinieri, che sequestravano anche tutti i dispositivi informatici e multimediali contenenti video e foto nel tentativo di identificare ulteriori vittime.
Roma, 4 maggio
20 Giugno 2014 @ 13:57
Allucinante, non si puo’ accettare questo genere di cose, si va a ledere la privacy dell’ individuo in maniera molto sporca e con una bassezza senza paragoni. Escort va bene ma fino ad un certo punto.