Problemi per la casa farmaceutica Roche a causa del suo farmaco Roaccutan, che dovrebbe curare l’acne ma che, secondo la Gran Bretagna, provocherebbe depressione e potrebbe indurre al suicidio. Quando un ragazzo di 26 anni Jamie Sillcock si è tolto la vita dopo per molto tempo il Roaccutan, il caso è arrivato alla Commission on Human Medicines, che ne sta studiando gli effetti collaterali. Commenta il padre del 26 enne: «Gli effetti collaterali del farmaco affliggono una certa percentuale di pazienti che lo assumono» e continua: «E’ come una roulette russa, nessuno sa quali possano essere i danni per ognuna delle persone che lo assumono. La compagnia farmaceutica ha fatturato milioni con il Roaccutan, ma ha devastato migliaia di famiglie. Siamo felici che ora il governo britannico abbia deciso di fare chiarezza. Se tante famiglie come noi non avessero fatto pressione oggi non sarebbe accaduto e per noi è una piccola vittoria».
Ribadisce il portavoce della Roche: «Il Roaccutan ha migliorato la vita di molte persone che soffrono di acne, ma come ogni farmaco può avere degli effetti collaterali. Ad oggi non sono state definite relazioni di causa-effetto per sbalzi di umore e depressione legate all’assunzione del farmaco nei pazienti con acne, a parte in rari casi documentati. In via precauzionale raccomandiamo a chiunque abbia manifestato questo o altri possibili effetti collaterali del farmaco di rivolgersi immediatamente al proprio medico».
Roma, 5 maggio