Rapinavano banche in maniera violenta, anche sequestrando i dipendenti. Attraverso lunghe indagini della squadra mobile e dei carabinieri, i colpevoli però sono stati scoperti. Si tratta di Giuseppe Pecchi, 42 anni, Giovanni Liscio di 45 e Roberto Burdieri, 57 anni, pluripregiudicati. Un vero e proprio arsenale è stato ritrovato, costituito da pistole, proiettili e anche divise della Guardia di Finanza e della Municipale, usate molto probabilmente nei colpi. I tre erano già in carcere per rispondere del reato di rapina ma ora, grazie all’indagine di polizia e carabinieri, devono rispondere di più colpi.
Quattro le rapine a mano armata con sequestro di persona sotto la lente d’ingrandimento: una a giugno del 2013 nella Banca Popolare delle Marche di piazza Verbano dove si impossessarono di 80.000 euro, poi nel luglio scorso nel mirino la banca Carige di via Bevagna, 52.000 euro il bottino; la terza ad agosto del 2013 alla Banca delle Marche di Via Antonio De Viti de Marco (67.000 euro il bottino); la quarta a ottobre alla banca Carige di Circonvallazione Gianicolense, con un “incasso” di 35.000 euro. I tre però, tutti della Capitale, secondo gli inquirenti, hanno partecipato anche ad altri colpi dove sono stati arrestati altri complici. Dunque il numero è destinato a salire. A scovare i banditi le forze dell’ordine dopo diverse intercettazioni, che hanno permesso di ritrovare l’arsenale in un box nella periferia sud di Roma.
Roma, 6 maggio
Rapine in banca travestiti da poliziotti, arrestati tre romani | ITMTelevision
7 Maggio 2014 @ 00:21
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