Camillo Cimmino, tifoso napoletano residente a Milano, dopo aver parlato con la polizia tiene a ribadire che un gruppo di ragazzi tra cui Ciro, il giovane rimasto gravemente ferito negli scontri prima della gara Napoli-Fiorentina, sono accorsi in loro aiuto durante i disordini. Sabato sera è andato a vedere la finale a Roma sicuro che non ci sarebbero stati problemi, tanto che ha portato anche il figlio di 9 anni. Ma poi, all’ improvviso, l’ inferno: “Il nostro pullman era in fila assieme a molti altri, ma anche assieme ad automobili che non c’ entravano nulla col tifo organizzato. Stavamo andando allo stadio ed eravamo fermi nel traffico. Eravamo proprio nel punto in cui sono avvenuti gli scontri. Ad un certo punto da un cancello è uscito un uomo, aveva due oggetti in mano, forse dei petardi. Uno lo ha fatto esplodere proprio sotto il nostro bus, si è sentito un boato pazzesco. Soltanto per un caso i vetri non sono andati in frantumi». Più tardi, nel bel mezzo degli scontri, ha visto un ragazzo, Ciro, che perdeva sangue. I suoi amici lo hanno fatto stendere, hanno tentato di prestargli soccorso, ma si è capito fin dall’inizio che le sue condizioni erano gravi: “Lui continuava a chiedersi cosa stesse succedendo ed io provavo a tranquillizzarlo, a spiegargli che tutto sarebbe passato in fretta”. Cimmino, autore anche di un video che che documenta tutto, conclude così: “Ciro e i suoi amici sono venuti a soccorrerci perché noi eravamo in difficoltà. E questo ci tengo a ribadirlo».
Roma, 7 Maggio