“Si parla ormai da giorni di un presunto caso di violenza sessuale nel reparto di ginecologia dell’ospedale San Camillo. Ne vorremmo sapere di più considerato che la vittima ha presentato formale querela e che il presunto medico aggressore svolgerebbe addirittura mansioni dirigenziali e pertanto avrebbe tutt’ora un ruolo di grande responsabilità all’interno della struttura pubblica, che si caratterizza per un elevato bacino di utenza. Vanno bene le campagne di sensibilizzazione e le tante parole al vento durante i convegni ma è su questi casi così gravi che le istituzioni dovrebbero intervenire pesantemente per far sentire a questi vigliacchi la vera tutela della donna e la vicinanza per il rispetto della sua dignità”. Questa la denuncia di Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Salute, in un’interrogazione urgente a risposta scritta presentata al presidente Zingaretti.
“Si apprende che la paziente avrebbe presentato la querela oltre i termini previsti dalla legge e che il PM Claudia Terracina avrebbe chiesto l’archiviazione per non procedibilità per ragioni tecniche. La decisione dunque spetterebbe ora al giudice per le indagini preliminari. Vorremmo a questo punto sapere se il Presidente Zingaretti era stato informato della vicenda anche tramite il Direttore Generale Dott. Aldo Morrone e se lo stesso Morrone abbia già intrapreso dei provvedimenti. Infine, vorremmo conoscere se sulla vicenda Zingaretti intenda disporre un’indagine amministrativa interna e, se del caso, quali provvedimenti disciplinari intenda adottare, nell’immediato, nei confronti del dirigente medico coinvolto”.
Roma, 8 maggio
