Una settimana ancora all’insegna dei cortei nella Capitale e già tira aria di polemica. Si parte oggi pomeriggio alle 16 con il corteo organizzato dai Blocchi precari metropolitani e dalle altre sigle antagoniste che da piazza della Repubblica passeranno per su via delle Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, largo Corrado Ricci e nel tratto pedonalizzato di via dei Fori Imperiali. I dimostranti avevano chiesto di arrivare fin sotto al Campidoglio, ma la Questura ha autorizzato la manifestazione solo fino a piazza Madonna di Loreto, all’angolo con piazza Venezia. E tra i movimenti di lotta per la casa circola l’idea di dare vita a una tendopoli , la celebre “acampada”, proprio su via dei Fori, già semi-pedonalizzata, proprio come quanto visto a Porta Pia dopo il corteo del 19 ottobre. Una protesta che vuole andare avanti almeno fino al 17 maggio prossimo, quando è in programma l’altra manifestazione a Roma contro le privatizzazioni e “per i beni comuni” lanciata insieme ad alcune associazioni che contestano il Jobs act del governo Renzi.
A lanciare l’allarme per questa iniziativa i comitati di quartiere: “Il cuore di Roma non può essere trasformato in una tendopoli abusiva – dice Augusto Caratelli, presidente del Comitato a difesa dei rioni Esquilino e Monti – speriamo che forze dell’ordine e amministrazione comunale siano in prima linea per evitare questo scenario che non farebbe bene all’immagine di Roma nel mondo”. Intanto forte il dispiego delle forze dell’ordine oggi pomeriggio, che seguiranno il corteo. Il pericolo è che ancora una volta piccoli gruppi tentino di creare di nuovo disordini.
Roma, 12 maggio