Il nuovo caso Atac scoppia nel giorno, in cui i romani andranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti al Parlamento europeo. In quanto nelle varie sezioni il popolo romano troverà, tra gli scrutatori e i presidenti di seggio, ben 1220 dipendenti Atac, tra autisti e amministrativi.
Una cosa simile era già accaduta alle scorse elezioni comunali, ma stavolta la presenza è aumentata del 30 per cento. Se a giugno per il ballottaggio tra Marino e Alemanno circa un migliaio di dipendenti Atac era impegnata ai seggi, quest’anno il numero è salito a 1220.
L’azienda assicura che rispetto allo scorso anno i disagi non saranno così evidenti. Questo grazie a ferie revocate, doppi turni, straordinari, che graveranno sul bilancio dell’azienda, visto che un autista costa all’Atac circa 160 euro al giorno e i giorni dedicati alle votazioni saranno quattro, riposo compreso. Ogni dipendente, dunque, percepirà lo stipendio come autista o impiegato, più quelli di scrutatore (120 euro per i presidenti di seggio e 96 per gli scrutatori). La Legge, infatti prevede che i giorni di assenza dal lavoro per i dipendenti pubblici e privati devono essere considerati come “attività lavorativa”. Al numero degli autisti impegnati ai seggi va sommato quello dei malati e assenti ingiustificati. A differenza del settore privato, in cui l’azienda sarà rimborsata per la prestazione elettorale, nel pubblico le cose andranno diversamente. L’Atac dovrà farsi carico del costo dei dipendenti mancanti, oltre alle spese aggiuntive per tamponare servizi di trasporto e uffici: all’incirca poco più di un milione di euro. L’amministratore delegato Atac ha inviato una lettera, in cui spiega che, per tutti i lavoratori Atac che saranno impegnati ai seggi il 26 maggio (giornata festiva per San Filippo Neri patrono autoferrotranvieri, con paga doppia), non percepiranno l’incremento, ma gli sarà pagata la giornata normale.
Detto ciò questa abitudine costituisce un bel problema, visto che anche l’associazione di categoria ha da tempo chiesto al ministro degli interni un provvedimento che escluda il personale dipendente delle aziende e il trasporto pubblico dalle funzioni di presidente, scrutatore e segretario di seggio. In questo clima si svolgeranno le elezioni per il parlamento europeo. Seggi aperti dalle sette di mattina alle undici di sera, e solo per la giornata di domenica.
Roma 25 maggio