Papa Francesco annuncia l’intenzione di voler invitare a San Pietro le vittime dei preti pedofili di diversi Paesi europei e plaude alla decisione di Benedetto XVI di lasciare il soglio pontificio. La prossima settimana tra il 6 e il 7 giugno, Papa Francesco per l’appunto celebrerà a Santa Marta una messa con un gruppo di otto vittime della pedofilia, provenienti da Germania, Inghilterra, Irlanda, accompagnati dal card. ÒMalley. Questo è stato l’annuncio del Papa sul volo di ritorno dalla Terra Santa.
E plaude al papa emerito: «Un vescovo di Roma che sente le forze venire meno deve farsi le stesse domande di Benedetto XVI» Per il pontefice, Ratzinger «non è un caso unico: ha aperto la porta dei Papi emeriti, che prima non c’erano». A tale affermazione alcuni giornalisti hanno domandato a Papa Francesco se lui stesso, nel caso dovesse sentire venir meno le forze, farebbe la stessa scelta di Benedetto XVI, Bergoglio ha risposto: «farò quello che il Signore mi dirà di fare: quindi pregare e cercare la volontà di di Dio.
Poi parla dell’incontro in Vaticano con il Presidente israeliano Simon Peres e il Presidente palestinese Abu Mazen: «L’incontro in Vaticano con Abu Mazen e Peres sarà un incontro di preghiera, non servirà per fare una mediazione. Ci riuniremo a pregare. Poi ognuno tornerà a casa». Lo ha spiegato papa Francesco in merito all’incontro di pace con i rispettivi Presidenti da lui invitati in Vaticano. «Ci sarà un rabbino, un islamico, ci sarò io», ha detto il Papa ai giornalisti sul volo di ritorno dalla Terra Santa. «Ho chiesto al custode di Terra Santa – ha aggiunto – di organizzare le cose pratiche».
Infine l’accenno alla causa di beatificazione di Pio XII: «è aperta, io mi sono informato, ma ancora non c’è nessun miracolo. Se non ci sono miracoli non possiamo andare avanti». Papa Francesco conferma questo ai giornalisti durante il volo di ritorno dalla Terra Santa. «Dobbiamo guardare alla causa nella sua realtà – ha aggiunto – ed è questa: non ci sono miracoli, quindi non può andare avanti».