Non solo adrenalina per calciatori e tifosi, i Mondiali di calcio in Brasile rappresenta anche dei rischi per chi volerà a Rio. Sono in agguato diverse malattie, da quelle portate dagli insetti a quelle dovute al cibo. A lanciare l’allarme uno studio del Center for Diseases Control di Atlanta pubblicato dalla rivista Jama International medicine in cui si consiglia, tra l’altro, una visita dal medico prima della partenza.
Secondo l’agenzia i tifosi dovrebbero essere vaccinati contro tutte le principali malattie infettive, ma anche per tifo e febbre gialla, e dovrebbero studiare le norme per evitare cibi contaminati e altre malattie trasmissibili, ad esempio per via sessuale. Eventi di massa di questa portata sono stati spesso associati in passato con focolai di infezioni, scrivono gli autori: ”Per esempio sei differenti ceppi di influenza hanno causato un focolaio al World Youth Day in Australia nel 2008, mentre epidemie di meningococco sono state registrate nel 1997 dopo un torneo internazionale di calcio in Belgio e nel 2010 dopo il pellegrinaggio tradizionale a La Mecca”. Per le malattie per cui non c’è vaccino, come malaria e dengue, il consiglio è di usare un repellente per insetti, magari a base di Deet, come spiegano i medici della London School of Hygiene & Tropical Medicine in uno studio su Parasites and Vectors.
Infine Massimo Andreoni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali, spiega: ”Le raccomandazioni sono quelle sempre valide in caso di viaggio in un paese tropicale. Se ci si ferma solo nelle grandi città brasiliane il rischio maggiore è dovuto a cibo e bevande, per cui si consiglia di consumare sempre cibi cotti e verdura sbucciata, mentre qualche rischio in più c’è se ci si spinge in zone rurali più isolate. In questo caso i rischi sono di più, ed è bene premunirsi con le vaccinazioni, laddove esistano, o altri metodi di prevenzione”.
Roma, 6 Giugno