Jean Alesi, ex pilota nato ad Avignone l’11 giugno 1964, è stato uno dei piloti più amati dai ferraristi, oggi compie 50 anni.
Nato in Francia da genitori italiani immigrati, si appassionò ai motori da bambino, respirandone l’odore dentro l’officina del padre. Dopo le esperienze in Formula 3000 e Tre, nel 1989 esordì in Formula 1, ingaggiato dalla Tyrrell. Il contratto giunse appena disputò la sua prima gara, un banco di prova dove Jean Alesi sorprese tutti, il francese arrivò quarto dopo aver concluso alcuni giri in seconda posizione. Terminò la stagione al nono posto in classifica generale. La stagione successiva iniziò sotto buoni auspici, conquistando due secondi posti nelle prime quattro gare, poi la Tyrrell aggiornò la vettura e Alesi non riuscì più ad ottenere neanche un punto.
Il suo stile di guida azzardoso, con l’indole al sorpasso, strizzò l’occhio alla Ferrari, nella quale rimarrà per ben cinque stagioni. Per la Ferrari saranno anni di crisi, la vettura era inaffidabile e per cinque stagioni il pilota francese alternerà qualche podio a molti ritiri. L’anno migliore sarà il 1995, quando otterrà 42 punti in classifica, piazzandosi al 5° posto in classifica generale.
La guida di Alesi comunque diverte i tifosi ferraristi, che imparano ad amarlo. Memorabili le rimonte e l’impresa di guidare con gomme da asciutto sotto la pioggia. Al Gran Premio di Spagna 1992, Alesi partì ottavo sotto la pioggia battente, si toccò con Berger finendo in fondo allo schieramento, poi mentre risaliva si toccò di nuovo con Hakkinen finendo in testacoda, ciò nonostante il francese fu protagonista di una rimonta strepitosa arrivando terzo.
Nella stagione 1995, centrò anche la sua prima e unica vittoria in carriera, durante il Gran Premio di Canada.
Poi i litigi con Jean Todt lo allontanarono da Maranello, approdando in Benetton. Nella prima stagione 1996, Jean Alesi ottenne numerosi podi senza mai vincere, concluse il campionato in quarto posizione con 47 punti. Il 1997 rappresenterà la sua ultima chance per dimostrare di poter vincere qualcosa, molti degli altri quadri all’interno della scuderia se ne andarono, e il clima in casa Benetton diventò sempre più teso tra le due teste calde di Alesi e Briatore. Il pilota francese deluse le aspettative elevate, piazzandosi di nuovo quarto in classifica generale. Da ricordare quando a Monza ottenne la Pole Position, mandando in visibilio i tifosi italiani, la vittoria sfumò a causa di un errore ai box, arrivando secondo.
Dopo la Benetton si chiusero le porte delle grandi scuderie per Alesi. Considerato al tramonto, trovò un volante nella modesta Sauber, il francese si esaltò dando spesso filo da torcere in gara, ottenne anche uno storico terzo posto per la scuderia, i suoi nove punti condussero la Sauber a strappare un sesto posto in classifica costruttori, fino ad allora mai così in alto. La stagione successiva, anno 1999, fu disastrosa. Il ritiro al primo giro della prima gara, a causa di guasto al cambio, è l’emblema di un intera stagione. Otto ritiri in sedici gare, una vettura ricca di problemi, Alesi riuscì a conquistare soltanto due punti.
Nel 2000 il passaggio nella Prost, il primo anno fu peggio di quello precedente in Sauber, arrivare al traguardo rappresentò un impresa, dodici ritiri su diciassette gare e zero punti conquistati. L’anno dopo Prost e Alesi ci riprovarono, la vettura divenne più affidabile non ritirandosi mai, Alesi si esaltò nei circuiti più difficili strappando qualche punto. A cinque gare dal termine Alesi non sopporta più stare alla Prost e si trasferisce in Jordan, ottenendo i suoi ultimi due sesti posti.
Finita la stagione si ritirerà dalla Formula 1. Alesi è considerato uno dei piloti più sfortunato della storia della Formula 1, è stato un campione mancato, nelle scuderie giuste nelle stagioni sbagliate. Sulla sua sorte Jean Alesi ci scherzò su, adottando lo sfortunato personaggio della Looney Tunes Willy il Coyote come mascotte, durante gli anni in Prost e Sauber.
Roma, 11 giugno.
