Italo Balbo è stato uno dei protagonisti del fascismo, ma soprattutto una figura importante nella storia dell’aviazione italiana e non solo, infatti, a Chicago gli fu intitolata anche una Via, la Balbo Evenue.
Nel 1917 è al fronte a combattere la Grande Guerra, un anno dopo è già comandante del reparto d’assalto del battaglione Pieve di Cadore del 7° reggimento Alpini. Si distinse per la sanguinosa presa del Monte Grappa. Terminata la Guerra, il ventiduenne Balbo era stato già tenente, decorato con due medaglie d’argento e una di bronzo.
Nel 1921 aderì al fascismo, diventando uno dei più ferventi squadristi, grazie alle sue qualità di comandante diventò uno dei quattro triumvirati che organizzarono insieme a Mussolini la Marcia su Roma.
Dopo esser diventato deputato, nel 1927 consegue il brevetto da pilota, coltivando il suo grande amore per l’aviazione, contemporaneamente si occupò dello sviluppo dell’aereonautica italiana, realizzando notevoli progressi. Organizzò anche quattro crociere di massa, sul Mediterraneo e sull’Atlantico, l’importanza mondiale di queste crociere lo portò all’apice del successo, in Italia fu nominato appositamente Maresciallo dell’Aria.
Poi Mussolini cambiò atteggiamento nei suoi confronti, lo allontanò dall’aereonautica nominandolo governatore di Tripolitana e Cirenaica.
Anche lì Balbo si distinse, migliorando quei paesi poveri con importanti opere pubbliche e scelte politiche, in maniera controcorrente per l’epoca, praticò un colonialismo paternalista.
Italo Balbo trovò sempre meno punti d’accordo con il fascismo che mutava alla fine degli anni ’30, si oppose alle leggi razziali, non approvò l’alleanza con la Germania, e definì l’entrata in guerra dell’Italia la “storica fesseria”.
Ciò nonostante, Balbo obbedì alla guerra, combattendo nelle sue colonie.
Morì in un tragico e alquanto misterioso incidente: il pomeriggio del 28 giugno 1940, Balbo e Felice Porro, volavano tra i cieli di Tobruch, furono scambiati per nemici dalla contraerea italiana, sparando sui piloti che erano in fase di atterraggio. Porro si salvò con una manovra, mentre balbo fu colpito e morì nel rogo successivo. Balbo non poteva comunicare con la contraerea perché il filo telefonico era stato danneggiato da un precedente attacco inglese. Oggi ancora restano i dubbi se si trattò di un tragico errore o di un incidente voluto.
Nonostante la guerra, Italo Balbo era molto apprezzato dagli anglo-americani, che rispettarono la sua morte. Disprezzato in Italia per la sua vita fascista, non sono mancati gli italiani che si sono strappati i capelli quando hanno scoperto che in America esisteva la street Balbo Evenue, un ambasciatore italiano chiamò il sindaco di Chicago per convincerlo a cancellare quella Via, ma il sindaco di fronte ai meriti di Balbo aviatore si stupì domando il perché. Sempre a Chicago, nel vicino parco Soldier’ s Field, esiste anche un monumento che ricorda Italo Blabo, una colonna romana donata nel 1933, dopo la sua straordinaria trasvolata sull’Atlantico.
Roma, 28 giugno.