Roma, 10 luglio 2014 – Il boss dei Casalesi Antonio Iovine sarà testimone a Roma nel processo che vede imputato l’ex magistrato Pietro Lignola ora in pensione. In passato presidente della Corte d’Appello di Napoli, Lignola dovrà rispondere davanti al giudice per le accuse di abuso d’ufficio aggravato dall’agevolazione mafiosa. Della questione, infatti, pare abbia fatto cenno proprio lo stesso Iovine in una delle tante dichiarazioni, quando questi aveva finalmente deciso di parlare, raccontando fatti e aneddoti relativi al mondo della politica. Prime rivelazioni che pare abbiano inguaiato, accusa di essersi adoperato in “aggiustamenti” per un processo quando questi era presidente della Corte d’Appello di Napoli. A chiedere la comparizione del teste nel processo di Roma, il pubblico ministero dell’udienza Rodolfo Sabelli, in virtù soprattutto dell’acquisizione dei verbali contenenti le dichiarazioni del boss ai danni di Lignola. In base alla competenza territoriale Lignola e Iovine si troveranno convenuti così come richiesto dal pubblico ministero della Capitale. nel frattempo, in virtù di quanto affermato da Iovine, Lignola si è premunito presentando una denuncia per calunnia a nome del testimone, chiedendo parimenti al CSM di un procedimento a tutela sua e dei colleghi partenopei. In virtù del procedimento, quindi, il processo è stato successivamente rinviato al 7 novembre, giorno in cui verrà ascoltato proprio Lignola in virtù delle accuse mossegli dal boss dei casalesi Antonio Iovine.