Lino Banfi, nome d’arte di Pasquale Zagaria, è nato l’11 luglio 1936 ed è un attore, comico, conduttore televisivo, scrittore, cantante, sceneggiatore e doppiatore italiano. Oltre a lavorare nel mondo dello spettacolo è anche ambasciatore dell’UNICEF italiano.
Lino Banfi è nato ad Andria , all’epoca provincia di Bari, ma è cresciuto a Canosa di Puglia, dove si è trasferito con la famiglia e ha trascorso infanzia e adolescenza. La famiglia, molto cattolica, l’ha spinto a provare l’esperienza del seminario, ma lui, legato allo spettacolo, ha deciso di provare la via della musica e a 18 anni, nel pieno dopoguerra (1954), si è trasferito a Milano.
A Milano ha iniziato il suo percorso comico entrando nella compagnia di Arturo Vetrani, che gli ha fatto portare in scena elementi tipici del suo paese. Il primo pseudonimo scelto è stato Lino Zaga, abbreviazione del nome e del cognome, ma Totò per scaramanzia l’ha convinto a cambiare: era dell’idea che abbreviare il nome portasse fortuna, mentre non era di buon auspicio abbreviare il cognome. A scegliere il cognome Banfi è stato il suo impresario, anche maestro, che ha scelto sorteggiando tra i cognomi del registro di classe dei suoi alunni.
Dopo aver vissuto a Milano, si è trasferito a Roma dove è apparso in Biblioteca di Studio Uno, interpretando il valletto del Duca di Buckingham. Cinque anni più tardi, nel 1969, ha esordito su Rai 2 in Speciale per voi, per poi partecipare a Sancarlino. Nel 1960 ha preso parte al suo primo film Urlatori alla sbarra; nel 1964 ha recitato piccole parti in alcuni film con protagonisti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, come I due pompieri, I due evasi di Sing Sing, 00-2 Operazione Luna, Due marine e un generale, Riuscirà l’avvocato Franco Bennato a sconfiggere il suo acerrimo nemico il pretore Ciccio De Ingrasas?. Seguono anche delle parti in film con protagonisti Enrico Montesano e Alighiero Noschese, come Il furto è l’anima del commercio…?!
Il successo è arrivato nel 1973 con il film Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia, in cui ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista. Negli anni Settanta Lino Banfi è diventato il vero cavallo di battaglia della Commedia all’Italiana: la sua presenza nelle pellicole dell’epoca, oltre chiaramente all’aggiunta della bella di turno, è stata una garanzia di incassi strepitosi. Grazie alla sua simpatia ha ottenuto parti per commedie come L’esorciccio, cult del genere, e Colpo in canna.
Diventato emblema della commedia sexy all’italiana, ha avuto la possibilità di recitare accanto ad altri esponenti del genere, quali Gianfranco D’Angelo, Renzo Montagnani, Mario Carotenuto, Gloria Guida, Ennio Antonelli, Nadia Cassini, Alvaro Vitali e Jimmy il Fenomeno, con cui ha recitato in film come l’insegnate va in collegio, L’insegnante viene a casa, L’insegnante balla… con tutta la classe, L’onorevole con l’amante sotto il letto e molte altre.
Tra le sue pellicole più ricordate si possono ricordare Occhio malocchio, prezzemolo e finocchio, film suddiviso in due episodi, che tratta il temo dell’occulto; Vieni avanti cretino, film di Luciano Salce in cui dà vita a scene tipiche dell’avanspettacolo (come la scena degli schiaffi con il prete davanti al Colosseo sottotitolata in arabo): Cornetti alla crema, in cui deve gestire moglie e amante nello stesso palazzo. Con Sergio Martino ha interpretato Oronzo Canà, l’allenatore calcistico più famoso in Italia, nel film L’allenatore nel pallone, mentre con Dino Risi ha interpretato Il commissario Lo Gatto.
Nel 1981 ha recitato in Fracchia la belva umana, film di Neri Parenti, in cui ha fatto scintille insieme a Paolo Villaggio e Anna Mazzamauro. Nel 1985 ha recitato insieme a Christian De Sica, Massimo Boldi, Ricky Tognazzi, Andrea Roncato, Paolo Villaggio e Gigi Sammarchi in I pompieri e l’anno seguente ha recitato insieme Massimo Boldi e Paolo Villaggio in Scuola di ladri e Grandi magazzini, in cui hanno preso parte anche Christian De Sica, Enrico Montesano e Renato Pozzetto.
In televisione, dopo una breve parentesi in Mediaset, su Canale 5, è tornato in RAI, dove gli è stato affidato il ruolo di conduttore in Domenica In. Grazie al giudizio positivo del pubblico e della critica, i produttori gli hanno affidato Aspettando Sanremo e Un inviato molto speciale, dove si è rivelato un grande intrattenitore.
Tra i suoi successi bisogna ricordare anche Il Vigile Urbano e Un medico in famiglia (che fa sì che il pubblico lo riconosca come Nonno Libero), successi che gli hanno permesso di dimostrare la sua straordinaria versatilità e completezza artistica. Nel corso degli anni gli sono stati conferiti vari premi: nel 1992 gli è stato conferito il Premio Personalità Europea, nel 1993 il Premio Gino Tani per gli spettacoli di varietà. È anche stato nominato Cavaliere, Comandante e Gran Ufficiale dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana.
Nel 1991 è uscita la sua prima autobiografia, intitolata “Alla grande” e nel 2003 è uscito il libro “Una parola è troppa… – Nonno Libero racconta”. Dopo 24 anni dall’uscita nelle sale de L’allenatore nel pallone, è tornato a interpretare Oronzo Canà nel seguito del primo film.
Nella vita privata Lino Banfi è legato a sua moglie Lucia dal 1962 e con lei ha avuto due figli, Walter e Rosanna, anche lei attrice, che spesso ha affiancato il padre nei film.
Buon compleanno Lino Banfi. Il simbolo della commedia sexy all’italiana è nato l’11 luglio 1936 | ITMTelevision
11 Luglio 2014 @ 08:53
[…] post Buon compleanno Lino Banfi. Il simbolo della commedia sexy all’italiana è nato l’11 luglio 1936 appartiene a […]