Roma, 15 luglio 2014 – E’ partita ieri sera e si annuncia già una lunga battaglia la discussione sul bilancio 2014 di Roma. Chiaro il messaggio all’assemblea capitolina del sindaco Ignazio Marino, che spinge soprattutto su una nuova tassa di soggiorno e sull’aumento per la tassa di occupazione del suolo pubblico.
“Mi aspetto dall’Aula che un evento come il concerto dei Rolling Stones lasci alla città 300 mila euro – dice il sindaco – Sono certo che ci sia una grande determinazione dei consiglieri ad approvarlo entrando nel merito. Spero che sia fatto così come annunciato perché dai membri dell’assemblea mi aspetto dei miglioramenti alla manovra. In giunta avevamo fissato a 7 euro la tassa di soggiorno per gli alberghi a 5 stelle. Sarei felice se ci fossero proposte che la portino a livelli ancora più alti perché chi spende 700 euro per una notte in hotel forse può spenderne anche 10 per la tassa di soggiorno. Così potremo avere più risorse da spendere per il turismo e il decoro della città”.
Ad aprire i lavori la relazione dell’assessore capitolino al Bilancio Silvia Scozzese: “Il bilancio 2014 – spiega – si inserisce in un contesto di finanza pubblica che è uno tra i più difficili registrati in questi ultimi anni per tutti i Comuni italiani e, in particolare, per il Comune di Roma”. E annuncia: “Il Comune di Roma ha sofferto una riduzione pro capite di risorse pari a 231 euro per abitante e questo vuol dire un taglio che è il doppio della media degli altri Comuni”.
L’opposizione intanto annuncia ostruzionismo. In particolare il Movimento 5 Stelle, che hanno già depositato oltre 10mila tra emendamenti e ordini del giorno: “Il bilancio – dice Marcello De Vito – sarà il presupposto per l’ennesimo Salva Roma, con un buco certificato e con la relazione dell’Oref che giudica non adeguato il fondo di svalutazione dei crediti”. Ma all’attacco va anche l’ex sindaco Gianni Alemanno: “La giunta Marino non sa da che parte andare dal punto di vista politico. Non ci sono investimenti qualificanti, non c’è uno sforzo per favorire lo sviluppo dando incentivi e riducendo le tasse sulle imprese e per migliorare la manutenzione delle città, non c’è la creazione della Holding e la ristrutturazione delle municipalizzate romane. Su questi punti si concentreranno i nostri emendamenti, nella speranza che il sindaco Marino comprenda che tutta la città gli chiede una svolta profonda”.