Il disastro di val di Stava accadde il 19 luglio 1985, quando una valanga travolse la piccola località del comune di Tesero, provocando 268 morti.
Sopra a Stava erano stati costruiti due bacini di decantazione per il materiale di scarto delle miniere di Prestavel, il secondo bacino fu costruito successivamente a monte del primo. Successe che l’argine del secondo bacino cedette di colpo, piombato sul bacino inferiore che a sua volta ruppe gli argini, una valanga di melma e sabbia si diresse verso Stava a una velocità di 90 kilometri orari, fu impossibile alle vittime sottrarsi dalla catastrofe.
La frana travolse e distrusse il paese, quasi ottanti edifici demoliti e 268 morti, tra i quali tredici corpi non furono mai ritrovati.
L’indomani della tragedia, 18.000 uomini tra volontari e Vigili del Fuoco tentarono il possibile, ma senza fortuna.
Le cause di tale disastro sono riconducibili alla negligenza della sicurezza da parte di quelle società addette al controllo e alla manutenzione di tali discariche.
Roma, 19 luglio 2014.
Il disastro della val di Stava: la valanga che uccise 268 persone il 19 luglio 1985 | ITMTelevision
19 Luglio 2014 @ 11:52
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