Erano le 8:10 dell’8 agosto 1956 quando a 975 metri di profondità ebbe inizio la strage di Marcinelle, in Belgio: un incendio nella miniera di carbone Bois du Cazier, provocata dalla combustione di olio ad alta pressione a causa di una scintilla elettrica, provocò la morte di 262 delle 275 persone presenti, 136 di queste italiane.
La strage di Marcinelle è ricordata come una delle più gravi mai avvenute dato che i minatori rimasero senza via di scampo e soffocarono a causa delle esalazioni di gas. Tutto avvenne a causa di un errore umano: due carrelli restarono incastrati nella gabbia di risalita e salendo urtarono e provocarono il distaccamento di una trave, che tranciò i tubi dell’olio, i cavi dell’elettricità e quelli dell’aria compressa.
La miniera si trasformò così una trappola mortale per i lavoratori. Alle 8:25 Antonio Iannetta diede il primo allarme e riuscì a risalire in superficie. Alle 8:58 arrivarono i primi soccorsi, che si conclusero il 23 agosto, quando i soccorritori uscirono dalla miniera e dissero: “Tutti morti”. A 1.035 metri di profondità le vittime furono ritrovate tutte avvinghiate e in cerca di un ultimo aiuto.
Nel 1959 gli amministratori e il direttore della miniera furono assolti per quanto accaduto nella miniera e subito si fece sentire in modo deciso la reazione dell’opinione pubblica italiana, che chiese giustizia per i tanti minatori italiani tornati a casa per la sepoltura. Poi durante il processo d’appello l’ingegnere venne condannato a sei mesi di reclusione e così si diede l’idea di aver trovato un colpevole.
Dopo la strage di Marcinelle furono introdotte regolamentazioni molto più severe e la maschera antigas nelle miniere, luoghi in cui i minatori lavoravano in condizioni allarmanti. Nel 2001 la giornata dell’8 agosto è diventata la Giornata Nazionale per il ricordo del lavoro nel mondo e per non dimenticare l’accaduto i sopravvissuti e i familiari hanno dato vita all’Associazione ex minatori di Marcinelle per impedire che la miniera venga rasa al suolo o trasformata per dare vita ad altre attività.