Roma, 12 agosto 2014 – “Finalmente un sussulto d’orgoglio ha pervaso Ignazio Marino, che nel mese di luglio ha rotto il silenzio tombale del Campidoglio sulle politiche di sicurezza negli insediamenti rom della Capitale. Mentre l’assessore Cutini continua a tacere colpevolmente, il sindaco ha avuto almeno la sensibilità di rispondere all’interrogazione di iniziativa popolare n. 1/2014 concernente ‘Programmi e interventi che la giunta e l’assemblea capitolina intendono porre in essere per mediare l’impatto sociale e ambientale dei campi nomadi presenti nell’area di via Salviati e sul territorio adiacente (Municipio IV e V)’. Peccato, però, che alla buona volontà del primo cittadino non sia corrisposta una replica convincente e efficace sull’operato comunale contro degrado e roghi tossici dominanti nel quadrante di Tor Sapienza, i cui cittadini da tempo sono costretti a vivere tra pericolosi fumi neri e una percezione di sicurezza ai minimi storici. La risposta documentale di Marino, pubblicata dai cittadini su Facebook, appare come una vera e propria ‘non risposta’“. Così, in una nota, il consigliere regionale di FI e vicepresidente commissione Ambiente, Adriano Palozzi.
“A parte la promessa dell’esecutivo capitolino di intensificare i controlli e sanzionare i comportamenti illeciti – prosegue la nota – quello che suscita la mia personale preoccupazione è la seguente frase del sindaco: ‘È in fase di elaborazione una proposta di Regolamento dei villaggi attrezzati e centri di accoglienza che sarà proposta prossimamente all’esame della giunta e quindi all’approvazione definitiva dell’assemblea capitolina’. Campa cavallo. Queste dichiarazioni del sindaco, infatti, sono di una gravità inaudita: il governo di centrosinistra, da ben oltre un anno alla guida della città, a parole sottolinea di voler superare la politica di intervento emergenziale, nella pratica continua a brancolare nel buio con una presunta programmazione, che deve andare ancora all’esame di assessori e consiglieri comunali. Per l’ennesima volta è palesemente dimostrata l’incompetenza di un’amministrazione, quella di centrosinistra, protagonista di costanti autogol istituzionali. E la questione rom ne è l’esempio ahimè più illuminante. Sarò ridondante purtroppo, ma sollecito ancora una volta il Campidoglio a mettere in campo davvero una pianificazione tangibile per la sicurezza nei campi rom. I roghi tossici nell’area del campo di via Salviati o le discariche a cielo aperto a La Barbuta sono la più brutta cartolina che Roma possa offrire alla sua comunità“.