Roma, 15 settembre 2014 – Trovato morto l’autore del controverso The BIg Bamboozle: 9/11 e la Guerra al Terrore, Philip Marshall. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato senza vita insieme a quelli dei due figli. L’ex pilota aveva trascorso lo scorso anno vicino Santa Barbara dopo si è occupato per lungo tempo della stesura definitiva del suo libro incentrato sull’eventuale Complotto Torri Gemelle.
Paranoia – Chi ha lavorato con lui durante il periodo di editing e pre-commercializzazione del libro ha raccontato di un Marshall paranoico, soprattutto in virtù del fatto che il libro accusa l’amministrazione di intrattenere a quel tempo rapporti molro stretti con la comunità dell’intelligence saudita nella formazione dei dirottatori morti utilizzati negli attacchi.
La dichiarazione di Marshall – “Pensate a questo“, ha detto l’anno scorso Marshall in una sua dichiarazione scritta, “La versione ufficiale di qualche fantasma (Osama bin Laden), in qualche grotta dall’altra parte del mondo, che è riuscito a sconfiggere il nostro intero establishment militare sul suolo americano è assolutamente assurda“. E ancora: “La vera ragione è che l’attacco ha avuto successo a causa di un interno di stand-militare e una azione di formazione coordinata che ha preparato i dirottatori per voli aerei di linee commerciali pesanti. Abbiamo decine di documenti dell’FBI per dimostrare che questo addestramento al volo è stato condotto in California, Florida e Arizona nei 18 mesi precedenti all’attacco“.
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The Big Bamboozle – Il pilota veterano aveva confidato di essere molto preoccupato visto che in più di dieci anni erano molte le persone che si era messo contro attraverso le sue dichiarazioni relative all’ex presidente degli Stati Uniti e ai rapporti di questi con i servizi segreti sauditi. Non ultimo, era preoccupato delle ripercussione delle sue dichiarazione dove dipingeva quali carnefici degli attentati l’amministrazione Bush e la stessa intelligence con la quale – sempre a detta di Marshall – i servizi segreti americani erano in combutta. In base alle dichiarazioni dello sceriffo, i figli di Marshall stavano dormendo quando sono stati uccisi. Sia Macaila Marshall che Alex Marshall, rispettivamente di 14 e 17 anni, si trovavano ad una distanza di sei piedi uno dall’altro quando sono stati ritrovati su un grande divano a U. “La causa della morte è stata un unico colpo di pistola alla testa per tutti”, ha spiegato il medico legale. Ucciso anche il cane di famiglia, raggiunto da un colpo di pistola in camera da letto. La madre dei bambini Sean Marshall, era in viaggio per lavoro in Turchia, al momento delle uccisioni.
10 anni di studio – “Dopo un esauriente studio di 10 anni di questo attacco letale che ha usato aerei di linea Boeing pieni di passeggeri e membri dell’equipaggio come missili guidati, io sono al 100% convinto che una squadra segreta di agenti dei servizi segreti sauditi è stata per 18 mesi la fonte delle risorse finanziarie, logistiche e tattiche dei dirottatori dei voli dell’11/9 per 18 mesi prima dell’attacco”, scrive Marshall. “Questa conclusione sono arrivato sei anni fa e tutte le prove successive non hanno fatto altro che confermare questa conclusione“. L’anno scorso, Marshall ha parlato alla trasmissione radiofonica nazionale Coast to Coast AM. Ha detto che l’intero episodio 9/11 è stata “una trovata politica per favorire il governo americano ombra che sta facendo affari come la comunità di intelligence degli Stati Uniti“.