Roma, 16 settembre 2014 – Dal Lazio arriva il sì alla fecondazione eterologa. Una decisione attesa da tempo e che subito è stata commentata con soddisfazione dalla maggioranza. “Ancora una volta il Lazio si dimostra una regione all’avanguardia e attenta ai bisogni della donne e delle famiglie, approvando, tra le prime in Italia, le linee guida per l’erogazione delle prestazioni di fecondazione medicalmente assistita“, dice il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Massimiliano Valeriani. “Il fatto poi che dei centri selezionati nel Lazio, molti siano pubblici è chiaro sintomo della voglia di questa amministrazione di rivalutare e puntare sulle nostre eccellenze sanitarie, non solo quelle del settore privato“.
“Con l’approvazione delle linee guida sulla fecondazione eterologa, l’Amministrazione Zingaretti archivia definitivamente un’era di confusione e di vuoto normativo, con pesanti conseguenze psicologiche, morali e umane, sulla vita di tante coppie – dice invece Marco Vincenzi, presidente del gruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio – Il Lazio recupera un grave ritardo e si pone tra le prime regioni con 21 centri operativi in grado di fornire prestazioni medicalmente assistite nella massima sicurezza e in un quadro di procedure trasparenti“.
Mentre il governatore Nicola Zingaretti dice: “Un’altra promessa mantenuta e sono contento che il Lazio, che era davvero in una fase arretrata su un tema così delicato anche su questo ha recuperato moltissimo. Naturalmente siamo una Regione commissariata, dunque per gli aspetti tecnici e i ticket dobbiamo aspettare un confronto col governo che attraverso i tavoli ha il compito di monitorare le nostre scelte. Però anche su questo siamo pronti“. E a proposito del costo del ticket, intorno ai 1800 euro per l’omologa, ha aggiunto: “Vedremo, é una discussione di queste ore“.
