Roma, 16 settembre 2014 – “È una giornata molto importante e decisiva per la scuola italiana e per lo sport italiano che non è fatto solo di grandi campioni. Ma per fortuna oggi molti di loro sono qui in mezzo a noi per dire che lo sport è un elemento di comunità e sono convinto che questa alleanza fra campioni e bambini sia di grandissimo auspicio per il futuro della scuola italiana“. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, commentando il progetto Sport di Classe, realizzato dal Miur, dalla presidenza del Consiglio e dal Coni oggi e presentato oggi presso l’istituto comprensivo ‘Daniele Manin’.
Un progetto che prevede un nuovo sistema di governance dell’educazione fisica e sportiva scolastica, con una gestione condivisa tra il Miur e il comitato olimpico e che riguarderà, almeno inizialmente, le classi terze, quarte e quinte della scuola primaria. “Per noi lo sport fa parte del grande progetto educativo della scuola – ha aggiunto Delrio – perché aiuta a tirare fuori il meglio di sè, si gioca per migliorarsi e vincere, devi lavorare con i compagni, devi saper accettare le sconfitte, lo sport è una scuola di vita e uno straordinario strumento di cultura comunitaria. Lo sport nella scuola ci voleva, educare vuol dire tirare fuori il meglio di sè e lo sport ha questa funzione“.
“Questo progetto è nel mio programma di quando mi sono candidato. Ho detto che questa era la madre di tutte le battaglie“, dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò presentando il progetto Sport di Classe. “Ho litigato con qualcuno all’interno del nostro mondo che mi diceva perché ci dobbiamo impicciare noi del Coni del tema scuola che non ci compete. Io non ho accettato questo e siamo partiti dal format portato avanti con determinazione dai miei predecessori. Cambiando il nome, alfabetizzazione motoria, che a me non era mai piaciuto e andando verso un percorso più chiaro. Questa nuova governance ci responsabilizza – ha sottolineato Malagò – c’è una sinergia con lo Stato che ha avuto la sensibilità di capire che non si poteva andare avanti così e getta un ponte con le linee programmatiche del prossimo anno del percorso tracciato da Renzi e Giannini. È un momento epocale, noi mettiamo le nostre risorse a disposizione. Noi poi siamo per il coinvolgimento dei privati per completare il cerchio“.