Roma, 16 Settembre 2014 – C’è un incrocio che sta diventando un incubo per i residenti dell’Appio Claudio. Si tratta di un’intersezione stradale situata davanti ad un istituto scolastico paritario che, secondo quanto riferisce il Comitato di Quartiere, sarebbe stato protagonista di svariati tamponamenti negli ultimi tempi. La preoccupazione ha fatto muovere i residenti, che hanno raccolto delle firme per chiedere la messa in sicurezza del tratto.
A seguito delle numerose richieste da parte dei cittadini e dei genitori della scuola Mater Divini Amoris, infatti, “il CdQ chiede che l’incrocio tra via Tito Labieno e via Caio Canuleio sia messo in sicurezza con le misure più conformi alle normative vigenti” : questo l’appello del Presidente del CdQ, Giulio Terzuoli, rivolto al MiniSindaco Fantino ed al suo Assessore Morgia.
Per quanto riguarda le misure da adottare, il CdQ lascia carta bianca al Municipio purchè, s’intuisce, l’intervento sia rapido e risolutivo. Dunque ben venga un “semaforo pedonale o delle cunette o ancora qualsiasi altro mezzo ritenuto più idoneo per costringere le macchine a rallentare – ribadisce il signor Terzuoli, che sottolinea come, in quell’incrocio, ci sia la contemporanea presenza – di una scuola materna, elementare e media”. L’intervento è richiesto, quindi, al fine di “scongiurare il pericolo di incidenti causati dall’ elevata velocità delle auto”.
A dar man forte alle richieste avanzate dai cittadini, c’è Flavia Cerquoni, Consigliere di Fratelli d’Italia –An nel Municipio VII. “L iniziativa del Comitato di Quartiere riflette a pieno l’ esigenza di tutto il territorio: il tema della sicurezza è fondamentale – sottolinea Cerquoni, interpellata sull’ argomento – La necessità di interventi decisi all’incrocio tra via Tito Labieno e via Caio Canuleio era già stata segnalata in diverse occasioni al Municipio, anche in ragione del fatto che nei pressi si trova una scuola. Verificheremo che le richieste il Comitato di Quartiere – conclude Cerquoni – siano prese immediatamente in considerazione dalle competenti autorità municipali”.