Roma, 17 settembre 2014 – Tutto pronto questa sera per la festa alll’Olimpico per il rientro della Roma in Champions League. Di fronte a Totti e compagni il Cska Mosca, forse la più debole delle altre tre avversarie del girone (Bayern Monaco e Manchester City le altre). Ma Fabio Capello avvisa la squadra di Garcia: “Assedio della Roma stasera? Non è detto – dice in una intervista a La Gazzetta dello Sport – la prima partita di un girone è sempre quella della pressione psicologica e ne ha di più chi gioca in casa. La Roma è forte e per questo per me è importante verificare l’approccio dei miei giocatori a una partita potenzialmente difficile, tanto più per chi solo da un anno è abituato a giocare la Champions League. Però fossi in Garcia non mi fiderei granché di questo Cska“.
“Lo dico tanto più dopo il mercato: Eremenko e Natcho sono due rinforzi importanti in sé, che in più completano bene la squadra. Il Cska è un’avversaria organizzata, compatta, ma non così scontata da affrontare, perché ha una variabile importante: quei due là davanti, Musa e Doumbia, sono imprevedibili e soprattutto velocissimi“. Ma Capello elogia anche i giallorossi: “La Roma ha grande qualità e un allenatore che ha fatto un buonissimo lavoro, perché senza un gran lavoro non si arriva vicino allo scudetto già al primo anno. E sa cosa mi piace di lui? Sentirlo dire, pur dopo una vittoria come quella di Empoli, che di certe cose non era così contento: è segno di determinazione“.
DI sicuro c’è che sarà davvero difficile passare: “Girone troppo duro per la Roma? Probabilmente il più duro di tutti. Ho visto dal vivo il Manchester City con l’Arsenal, sabato scorso: una partita fantastica per l’intensità straordinaria di tutte due le squadre, e chi pensava a un City appagato dal campionato vinto si metta pure il cuore in pace. A parte il talento offensivo, quando si ha gente come Yaya Touré, Kompany, Zabaleta, Fernandinho, si ha gente che non ci sta a perdere. Mai. Bayern? Ancora più forte dell’anno scorso. Perché Benatia è quello che gli serviva dietro e perché credo che Xabi Alonso fosse esattamente il tipo di giocatore che voleva Guardiola per far girare la squadra come dice lui. E così Lahm può tornare a fare il laterale, il mestiere che gli riesce meglio. La Roma deve fare un percorso tipo quello del Napoli l’anno scorso: forse stavolta 12 punti potranno bastare. Il Bayern è il mio favorito per la Champions League assieme al Chelsea: un gradino sopra a Real e Barcellona“.
