Roma, 18 settembre 2014 – “La produzione della cannabis terapeutica non apre all’autocoltivazione per i malati. Sono contraria a questi provvedimenti ‘naif’. Abbiamo inserito la coltivazione e la produzione del principio attivo all’interno del ministero della Difesa. La sostanza sarà tracciata, dalla produzione alla distribuzione al paziente tramite le farmacie“. Lo ha chiarito il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito alla coltivazione della cannabis terapeutica, dopo aver firmato a Roma, insieme al ministro della Difesa Roberta Pinotti il protocollo per la produzione della sostanza all’interno dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze”.
I vantaggi – “I farmaci con la sostanza attiva della cannabis costeranno meno della metà di quanto ora si spende per importare il principio attivo, circa 15 euro al grammo. La produzione nello stabilimento di Firenze abbatterà ancora di più i costi e ci garantisce la sicurezza necessaria“, ha spiegato il ministro. “Oggi una fiala di farmaco cannabinoide arriva a costare anche 900 euro. Se a prescrivere saranno anche i medici di famiglia lo decideranno i tecnici che elaboreranno il progetto e poi il Consiglio superiore di sanità che lo valuterà. Io – ha aggiunto la Lorenzin – sono favorevole al fatto che chi ha competenze faccia la prescrizione. Il progetto pilota è la risposta ai pazienti con patologie gravi come Sla, sindrome di Tourette e sclerosi multipla. Persone che – specifica il ministro – necessitano dei farmaci con il principio attivo della cannabis“.
