Roma, 19 settembre 2014 – Tentano stupro su una donna, ma vengono fermati in tempo dopo una chiamata al 113 e alla forza di volontà della ragazza. A finire in manette, il fidanzato e un suo amico, invitato a consumare insieme a lui la violenza in un’abitazione di Ciampino.
La chiamata al 113 – La chiamata al 113 ha allertato gli agenti del commissariato di Marino, diretto dal dottor Valter Di Forti, chiamati ad intervenire nell’appartamento a ridosso dei Castelli Romani, per una segnalazione di violenza sessuale. La donna è stata trovato in stato di semi-incoscienza dai poliziotti, con gli indumenti lacerati ed escoriazioni profonde sulle braccia. Interrogata dai poliziotti, in evidente stato di shock, la ragazza ha confermato di essere stata attirata all’interno dell’abitazione con l’inganno per essere violentata. I responsabili, due cittadini iracheni, distolti dal loro intento, dalla reazione inaspettata della donna e dalla chiamata al Nucleo operativo della Questura di Roma.
L’arresto – Il fidanzato, 26 enne della vittima, è stato fermato contestualmente all’irruzione degli agenti, ancora intento a fare le valige per darsi alla fuga e quindi arrestato. L’amico, invece, un connazionale di 25 anni, è riuscito a fuggire prima dell’arrivo degli agenti, ma rintraciato in seguito presso la sua abitazione del quartiere Appio Claudio. Il fermo è stato reso possibile grazie al telefonino del fidanzato della vittima, attraverso le ultime chiamate dello stesso. Entrambi dovranno rispondere di violenza sessuale di gruppo e lesioni. Al momento, sono in custodia cautelare presso la casa circondariale di Velletri.